Frasi sulla vita di Mario Soldati, ti renderai conto dei doni che hai ricevuto nella tua vita e ringrazierai

Ci sono scrittori che raccontano la vita. E poi c’è Mario Soldati, che con la vita ci ha fatto un brindisi. O più di uno. Il 19 giugno ne ricordiamo la scomparsa, avvenuta nel 1999, ma più che piangerlo, ci viene da dire: “Grazie, Mario”. Grazie per aver vissuto senza prenderla troppo sul serio, per averci insegnato che misurare l’esistenza è un po’ come pesare il vino con il righello: inutile e un po’ blasfemo.

Frasi sulla vita di Mario Soldati

Mario Soldati, l’uomo con la penna e il bicchiere mezzo pieno

Classe 1906, torinese di nascita ma cittadino del mondo per vocazione, Mario Soldati è stato tante cose: regista, scrittore, giornalista, viaggiatore, buongustaio, ma soprattutto osservatore. Uno di quelli che guardavano la vita senza occhiali da sole, ma con uno sguardo curioso, a volte affettuoso, a volte impietoso.

Non amava le definizioni troppo rigide, le biografie da manuale scolastico, i conti che tornano sempre. Era troppo umano per fare il filosofo e troppo brillante per rinchiudersi nella torre d’avorio degli intellettuali. Preferiva parlare con la gente nei bar, nei campi, nelle osterie. E raccontare tutto, ma proprio tutto, come se stesse chiacchierando con te davanti a un bicchiere di Barolo.

La vita secondo Soldati: un mistero da godere, non da risolvere

Quando Soldati dice che “la vita è un dono misterioso”, non lo fa per sfoggiare misticismo da salotto. Lo dice da laico convinto, da uomo che ha visto due guerre, il fascismo, la televisione che nasce, il cinema che esplode, l’Italia che cambia.

Eppure, di fronte a tutto questo, non ha mai perso il senso dell’incanto. Per lui la vita non era un problema da risolvere, ma una festa da onorare, magari con un piatto di agnolotti e una storia da raccontare.

Misurarla? Ma per favore! Misurare la vita, diceva, è “un’empietà”, una mancanza di rispetto. Come contare le stelle invece di ammirarle.

“Misurare la vita è un’empietà”

Questa frase – e questo modo di pensare – Soldati l’ha sparsa un po’ ovunque: nei suoi libri, nei suoi articoli, nei suoi documentari, nelle sue interviste. Basta leggere America primo amore (1945), dove racconta con stupore e ironia il suo soggiorno negli Stati Uniti, per capire che era un uomo che preferiva lasciarsi sorprendere piuttosto che giudicare.

Oppure si può guardare Viaggio nella Valle del Po, la storica inchiesta televisiva che mescolava paesaggio, gastronomia, vino e umanità. Era la vita, lì: nei racconti degli agricoltori, nelle mani delle massaie, nel vino dei contadini. Vita vera, non “misurata”.

Cosa voleva dire, davvero, con quella frase sull’empietà di misurare la vita? Che siamo diventati ossessionati dal controllo: contiamo i giorni, le ore, i passi, le calorie, i follower, i like…

Soldati ci dice: “Fermati. Respira. Guarda. Senti.” Non tutto dev’essere utile, produttivo, capitalizzabile. Ci sono momenti che esistono solo per essere vissuti. La felicità non si misura in ore, ma in istanti di verità.

E forse, oggi più che mai, la sua frase è una carezza (e uno schiaffo) insieme:

Tutta la vita è un dono misterioso. Misurarlo mi sembra un’empietà.”

È il suo modo gentile (ma deciso) per dirci: smettila di cronometrare tutto e goditi la corsa.

L’ultima lezione di Mario

Mario Soldati è morto a 92 anni, e la sua lunga vita è stata tutt’altro che noiosa. Ma non cercate di capirla tutta, di metterla in ordine, di farla stare in un cassetto. Prendetevela come viene, come avrebbe fatto lui: con un sorriso, un po’ di ironia, e il rispetto per quel mistero che si chiama vivere. Perché in fondo, come ci ha insegnato lui, non è importante contare i giorni. È importante farli contare.

Frasi sulla vita di Mario Soldati

  1. I libri non sono, e non dovrebbero essere, rifugio, evasione dalla vita; ma strumento per guardare più a fondo la vita, mezzo per vivere di più.”
  2. Quando riusciamo a vedere la bellezza, essa è sempre perduta.”
  3. L’umiltà è quella virtù che, quando la si ha, si crede di non averla.”
  4. Tutta la vita è un dono misterioso. Misurarlo mi sembra un’empietà.”
  5. C’era la verità, nel cielo. Ma per scoprirla ci voleva coraggio. E non lo avevamo mai, il coraggio.”
  6. Ci ho ripensato, poi, parecchie volte, ma sono sempre rimasto nel dubbio. Che cos’è l’amore?
  7. Quella felicità sembrava così naturale, così semplice, ed era invece un miracolo che non si sarebbe più ripetuto.”
  8. Volti rugosi di formidabili vecchi che hanno ficcato lo sguardo nel mistero della vita.”
  9. Un uomo può vivere solo, solissimo; ma quando sa che intorno, invisibili, gli uomini e i luoghi gli sono amici.”
  10. Non credo sia strana una certa esitanza a rivisitare un luogo dove si è stati felici.”
  11. Nella mia vita non mi sono mai contraddetto per la semplice ragione che su qualsiasi cosa ho sempre avuto due opinioni: la mia e il suo contrario.”
  12. Non sempre chi trionfa merita e chi merita trionfa.”
  13. Chi ha provato a scoprire l’infedeltà di una donna, sa che alle torture della gelosia si mescola un’altra pena: essersi ingannati.”
  14. Com’è possibile che l’immaginazione di un piacere sia più forte di questo piacere stesso?
  15. L’uomo, penso, ha un bisogno d’infelicità pari almeno al suo bisogno di felicità.”

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