La frase di Crepet perfetta da dire ai tuoi figli per renderli più responsabili: “Non devo piacerti. Devo guidarti”

Paolo Crepet non è uno che le manda a dire. Quando parla di genitori e figli, non addolcisce niente con glassa e zuccherini: è più tipo da “verità in faccia” servita con una spruzzata di ironia e una buona dose di realismo. Psichiatra, sociologo, scrittore, volto immancabile dei dibattiti sulla genitorialità contemporanea, Crepet è diventato un punto di riferimento per chi vuole capire come crescere figli che non siano… diciamo adulti di panna montata. Tra le sue frasi più celebri c’è una che dovrebbe stare affissa in ogni casa: Non devo piacerti. Devo guidarti.” Una dichiarazione d’intenti forte, quasi rivoluzionaria, soprattutto in un mondo dove molti genitori fanno di tutto pur di essere “amici” dei figli. Crepet, invece, questa idea la smonta pezzo per pezzo, con stile e con un certo gusto nel farlo.

La frase di Crepet perfetta da dire ai tuoi figli

Chi è Paolo Crepet: l’uomo che non accarezza le illusioni

Nato come psichiatra e affermato nel ruolo di pensatore contemporaneo, Polo Crepet si muove da anni tra conferenze, libri e interventi televisivi diventati virali. È uno che osserva, studia, analizza e poi… parla. E quando parla, lascia il segno. Il suo stile è diretto, affilato, a volte persino provocatorio: diciamo che non è il tipo che ti prende per mano mentre ti dice ciò che non vuoi sentire. Preferisce prendere la verità e sbatterla sul tavolo così com’è.

Secondo Crepet, la crisi della genitorialità moderna nasce da una confusione di ruoli: genitori che vogliono essere simpatici, popolari, irresistibili agli occhi dei figli. In altre parole, genitori che vogliono essere “likeati”. La sua risposta a tutto questo entusiasmo per l’adorazione filiale? Un gigantesco, sonoro, inequivocabile: NO.

Il manifesto della genitorialità secondo Crepet

Non devo piacerti. Devo guidarti.”

Questa frase non è solo una battuta brillante: è il riassunto perfetto di cosa, secondo lui, sia il mestiere del genitore. Non piacere, non essere cool, non diventare il miglior amico dei figli. Guidarli, punto. Per Crepet l’amicizia è un’altra cosa, e soprattutto è un rapporto fra pari. Lì dove c’è un genitore, invece, c’è una guida, un riferimento, qualcuno che ha il coraggio di dire ciò che non sempre il figlio ha voglia di sentirsi dire.

Crepet lo ripete ovunque, con frasi che ti lasciano un brivido di verità:

I genitori non devono essere amici dei figli, devono fare i genitori.”

Oggi i genitori hanno paura di dire dei no, ma è proprio attraverso i no che si educa.”

I genitori hanno smesso di essere autorevoli per diventare permissivi.”

Non lo dice per provocare, lo dice perché solo così si crea una strada solida verso l’autonomia e la responsabilità.

Il mestiere (faticosissimo) di dire dei no

In molte sue conferenze e nei libri come Il coraggio di essere coraggiosi o Oltre la tempesta, Crepet denuncia quello che considera uno dei mali principali della genitorialità moderna: il terrore di far soffrire i figli. La frase che spesso diventa virale dice tutto:

I genitori idioti sono quelli che credono che la felicità dei figli consista nel non farli soffrire mai.”

Tagliente? Sì. Esagerata? Nemmeno troppo. Secondo lui, ogni “no” è come un piccolo vaccino contro la fragilità. Se i bambini non incontrano ostacoli, frustrazioni e limiti, cresceranno pensando che il mondo sia un luna park gratuito, dove il biglietto salta sempre fuori da qualche tasca mamma-papà.

Desiderio, mancanza e responsabilità

Uno dei concetti più affascinanti di Crepet riguarda il desiderio: i genitori moderni danno troppo e, così facendo, tolgono qualcosa di essenziale ai figli. Abbiamo sostituito l’educazione con l’accudimento, molti genitori sono ossessionati dal dare tutto ai propri figli senza rendersi conto che così facendo tolgono loro il desiderio. Il compito di un genitore, secondo Crepet, è far mancare qualcosa, perché solo così nasce la ricerca, il sogno, la passione.

Il messaggio è semplice: se un figlio ha sempre tutto, subito e senza sforzo, cosa imparerà sulla responsabilità? Crepet invita i genitori a lasciare spazi vuoti, a volte anche il lusso di annoiarsi, a volte quello di impegnarsi per ottenere qualcosa, a volte perfino quello di sbagliare. Solo così si costruisce il desiderio, la motivazione e la capacità di affrontare la vita.

Perché “Non devo piacerti. Devo guidarti” ci rende genitori migliori

Questa frase funziona perché ci libera da un’enorme trappola: il bisogno di essere approvati dai nostri figli. Quando un genitore vuole piacere, evita i conflitti, non dice dei no, non traccia confini. E se non traccia confini, non educa. Quando invece decide di guidare, dà regole chiare, insegna che ogni scelta ha conseguenze e mostra che non esiste libertà senza responsabilità. Alla lunga, i figli lo rispettano e diventano adulti veri, non eterni bambini con il Wi-Fi sempre acceso.

Recuperare il coraggio di educare

Paolo Crepet ripete spesso che il mestiere del genitore è il più difficile al mondo e che non ci sono corsi di laurea per impararlo. Ed è vero. Però ci sono bussole, idee e provocazioni che possono aiutarci. Le sue frasi, dure ma vere, funzionano proprio così: ci scuotono e ci costringono a riflettere.

Educare non vuol dire rendere felici i figli ogni secondo, ma renderli capaci di vivere. E a volte, come dice Crepet, significa avere la forza di accettare che nostro figlio ci guardi storto. Perché sì: non dobbiamo piacere loro. Dobbiamo guidarli. E se lo facciamo con coraggio, un giorno saranno proprio loro a ringraziarci… anche se oggi sbuffano e ci sbattono la porta in faccia.

Frasi celebri di Crepet sui genitori

  1. I genitori non devono essere amici dei figli, devono fare i genitori.”
  2. I genitori di oggi hanno paura di dire dei no, ma è proprio attraverso i no che si educa.”
  3. I genitori idioti sono quelli che credono che la felicità dei figli consista nel non farli soffrire mai.”
  4. Abbiamo sostituito l’educazione con l’accudimento.”
  5. I genitori hanno smesso di essere autorevoli per diventare permissivi.”
  6. Molti genitori sono ossessionati dal dare tutto ai propri figli, senza rendersi conto che così facendo tolgono loro il desiderio.”
  7. Il mestiere del genitore è il più difficile al mondo: non ci sono corsi di laurea per impararlo.”
  8. I genitori devono recuperare il coraggio di educare.”
  9. Il compito di un genitore, di un educatore è l’esatto opposto: far mancare qualcosa, perché soltanto in questo modo si può sperare di indurre la ricerca, la necessità di desiderare, sognare, appassionarsi.”
  10. Tanti genitori non sanno dire no. L’accondiscendenza sta rovinando un’intera generazione di giovani senza regole e senza sogni.”

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