La frase di Gabriella Tupini sui genitori che salva le famiglie: “Amare un figlio vuol dire accettare che sia diverso”

Gabriella Tupini non è solo una scrittrice: è una di quelle voci che, quando parla di genitori e figli, riesce a farti dire prima “Ma no, non è vero!” e cinque secondi dopo “Accidenti, è proprio vero…”. Con uno stile diretto, sincero e a volte spigoloso, racconta il rapporto genitori-figli come una relazione che avrebbe bisogno di meno “dovresti” e un po’ più di ascolto, cura e libertà reciproca. E lo fa con frasi che, una volta lette, è difficile dimenticare.

frase di Gabriella Tupini sui genitori

Chi è Gabriella Tupini

Gabriella Tupini ha costruito negli anni un personaggio pubblico riconoscibile: schietta, empatica, senza paura di dire ciò che molti pensano, ma pochi osano ammettere. Il suo modo di raccontare i genitori è tutto fuorché patinato. Per lei la genitorialità non è un set fotografico, ma un’esperienza viva, imperfetta, faticosa e profondamente umana.

La sua idea è semplice: non esistono genitori perfetti, ma esistono genitori veri. E i genitori veri sbagliano, inciampano, tornano indietro, chiedono scusa. Soprattutto, non hanno paura di guardare i figli come persone, non come progetti.

I genitori secondo Tupini: né santi né eroi, solo esseri umani

I genitori che amano i figli sono pochi”, dice Gabriella Tupini. Una frase che, letta così, potrebbe sembrare un pugno nello stomaco. Ma il punto è un altro: molti genitori vogliono il bene dei figli, ma confondono l’amore con l’ansia, il controllo, l’orgoglio personale.

Un genitore che ama davvero, secondo lei, è quello che accetta di non essere il protagonista della storia, ma il facilitatore. Quello che non giudica, ma comprende:

Un vero genitore riesce a capire il figlio senza giudicarlo.”

E se ti senti incompreso da tuo figlio, dice Gabriella Tupini, forse non è lui ad avere un problema:

Sei incompreso da tuo figlio? Impara ad ascoltarlo.”

Una frase che riporta al centro quello che spesso manca: la capacità di stare, di sentire, di esserci.

Accettare i figli: l’amore secondo Gabriella Tupini

La frase che ha fatto più discutere, ma anche più riflettere, è una delle sue più note:

Amare un figlio vuol dire accettare che il figlio è diverso da noi.”

Perché lo dice? Perché secondo Gabriella Tupini, il primo atto d’amore verso un figlio è rinunciare all’idea che sia una nostra fotocopia. I figli hanno desideri propri, tempi propri, paure proprie. E invece molti genitori, senza volerlo, trattano i figli come un’estensione del proprio ego.

Accettare la diversità dei figli, spiega, non è una resa. È un sollievo. È smettere di lottare per farli diventare chi noi vogliamo e cominciare ad accompagnarli a diventare chi sono davvero. E qui arriva la parte interessante: quando inizi a vedere la loro diversità come una risorsa – e non come un ostacolo – succede qualcosa anche dentro di te. Comprendi che loro ti mostrano parti del mondo che tu non avresti mai guardato. Ti aprono spiragli, possibilità, idee nuove. Ti rendono, in qualche modo, una versione più ampia di te stesso.

Imperfezioni, giudizi e quella cosa chiamata “ascolto”

Gabriella Tupini insiste spesso sul fatto che i genitori non dovrebbero preoccuparsi solo delle azioni dei figli, ma del loro stato emotivo. Lo riassume perfettamente così:

I genitori chiedono ai figli ‘Com’è andata oggi la scuola?’ e invece dovrebbero chiedere ‘Sei stato bene oggi?’

Dietro questa frase c’è un invito semplice ma rivoluzionario: smettiamo di valutare i figli in base alle performance. Chiediamo loro come stanno, non cosa hanno fatto. E quando arrivano segnali di sofferenza – un figlio che si chiude in camera, che non vuole uscire, che non studia – Gabriella Tupini non li liquida come capricci:

Se i figli non hanno voglia di studiare è perché stanno male.”

Se tuo figlio si chiude in camera e non ha voglia di uscire, non è svogliato. È un grido d’aiuto. Ma puoi ancora raggiungerlo, se impari ad ascoltarlo.”

È una visione che mette al centro non l’obbedienza, ma il benessere. Non la disciplina, ma la relazione.

Fare i genitori senza sacrificarsi (troppo)

C’è un’altra idea che Gabriella Tupini ripete con insistenza: i figli non devono diventare il luogo dove ci si annulla.

Sacrificare il bambino vuol dire sacrificare se stessi.”

Essere genitori non dovrebbe significare smettere di vivere. Piuttosto, significa vivere accanto a qualcuno che cresce e che ha bisogno di una guida presente, non di una vittima stanca. L’amore sano non chiede martiri, ma adulti consapevoli. E per chi non ha figli? Tupini non giudica:

Chi non fa figli non è né al di sopra né al di sotto di chi fa figli. Siamo tutti nella stessa barca…

Un modo elegante per dire che la genitorialità non è un concorso di superiorità morale.

Quando i figli smettono di amarsi

Forse una delle sue frasi più taglienti e vere è questa:

Quando tratti male un bambino lui non smette di amare te. Smette di amare se stesso.”

È un monito importante: i genitori hanno un potere enorme sulla percezione che i figli avranno di sé. Le parole che usiamo, i giudizi affrettati, le etichette… tutto resta. E spesso, purtroppo, fa male molto a lungo.

Educare alla libertà

Per Gabriella Tupini, l’amore è un percorso di libertà:

Per amare occorre essere liberi, per essere liberi occorre essere stati amati…

La genitorialità ideale non è quella che stringe, ma quella che sostiene. Non quella che parla sempre, ma quella che sa ascoltare. Non quella che modella, ma quella che accompagna.

La diversità dei figli come occasione per crescere anche noi

Gabriella Tupini ci ricorda che i figli non sono progetti da perfezionare, ma persone da scoprire. La sua frase, “Amare un figlio vuol dire accettare che il figlio è diverso da noi”, è una piccola rivoluzione domestica.

Se impariamo davvero ad accettarla, smettiamo di combattere battaglie inutili, alleggeriamo noi stessi e lasciamo che la relazione diventi finalmente autentica. E magari, mentre accompagniamo i figli verso la loro libertà, ci accorgiamo che diventiamo un po’ più liberi anche noi.

Frasi di Gabriella Tupini sui genitori

  1. I genitori che amano i figli sono pochi.”
  2. Un vero genitore riesce a capire il figlio senza giudicarlo.”
  3. Sacrificare il bambino vuol dire sacrificare se stessi.”
  4. Sei incompreso da tuo figlio? Impara ad ascoltarlo.”
  5. Chi non fa figli non è né al di sopra né al di sotto di chi fa figli. Siamo tutti nella stessa barca…
  6. Amare un figlio vuol dire accettare che il figlio è diverso da noi.”
  7. Se i figli non hanno voglia di studiare è perché stanno male.”
  8. Quando tratti male un bambino lui non smette di amare te. Smette di amare se stesso.”
  9. I genitori chiedono ai figli ‘Come è andata oggi la scuola?’ e invece dovrebbero chiedere ‘Sei stato bene oggi?’”
  10. Per amare occorre essere liberi, per essere liberi occorre essere stati amati…
  11. Se tuo figlio si chiude in camera e non ha voglia di uscire, non è svogliato. È un grido d’aiuto. Ma puoi ancora raggiungerlo, se impari ad ascoltarlo.”

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