Susanna Tamaro è una di quelle autrici che parlano alla pancia, alla testa e – soprattutto – a quel posto misterioso in mezzo al petto dove si accumulano ansie, aspettative e sensi di colpa vari. È una donna schiva, lontana dai riflettori, ma capace di illuminare le zone d’ombra della nostra vita con una frase ben piazzata. Le sue riflessioni sono spesso semplici, ma mai banali. A volte dolci, altre taglienti come una matita appena temperata. E sempre, sempre in grado di farci guardare dentro, anche quando vorremmo solo guardare Netflix. In questo articolo ti porto dentro la sua idea di vita: una salita, un percorso pieno di significato, un tiro al bersaglio dove conta la mira, non la velocità. E soprattutto, ti spiego perché la sua celebre frase – “Non è il risparmio del tempo che conta, ma la capacità di trovare un centro” – può diventare un buon salvagente quando ci sentiamo dispersi.

Chi è Susanna Tamaro
Susanna Tamaro non è solo l’autrice di bestseller come Va’ dove ti porta il cuore: è una donna che ha scelto per sé una vita appartata, immersa nella natura, fatta di silenzi e lavoro paziente. Lo ha fatto per necessità interiore, non per posa artistica. La sua idea di vita è molto diversa da quella “a scorrimento veloce” a cui siamo abituati.
Per lei il vivere non è una gara. Non è neppure un calendario da riempire a colpi di impegni, notifiche e sensi di performance. Susanna Tamaro lo dice chiaramente:
“Se la vita è un percorso, è un percorso che si svolge in salita.”
Non una salita eroica o romantica, ma quella reale, dove ansimi, sbagli, scivoli, ti rialzi, ti arrabbi e poi, a un certo punto, capisci qualcosa. È questa umanità imperfetta che la rende così vicina ai lettori, anche quando parla di temi grandi.
La vita come un tiro al bersaglio
Uno dei concetti più forti di Susanna Tamaro è contenuto in questa frase:
“La vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio del tempo che conta, bensì la capacità di trovare un centro.”
Non potrebbe essere più attuale. Noi che viviamo a colpi di “devo”, “subito”, “ancora cinque minuti”, sentiamo questa frase come una carezza… o come uno schiaffetto pedagogico, dipende da quanto siamo stressati.
Susanna Tamaro ci dice che il punto non è correre o fare tutto il possibile in meno tempo possibile. Il punto è capire perché lo facciamo. Dove stiamo mirando. Qual è quel centro che ci tiene in piedi quando il resto traballa.
Secondo lei, la vita diventa caotica quando non abbiamo un centro interno. Non un centro spirituale complicato e mistico, ma una direzione, un senso. E qui le sue parole, spesso controcorrente, diventano quasi una bussola:
“La vita spirituale è vita piena. Silenzio, distacco dal mondo, interiorità, sono essenziali anche oggi…”
Quando lo dice, non invita a fuggire dal mondo, ma a non esserne travolti. A smettere di vivere come se ogni minuto perso ci costasse la felicità.
Gli errori: non souvenir della vita, ma insegnanti privati
Nel suo modo di vedere, gli errori sono fondamentali:
“Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita.”
Questa frase vale più di mezza libreria di self-help. Non dice che “sbagliare è bello”, perché non lo è. Dice che è inevitabile. Che ci caschiamo tutti, e che l’importante non è evitarli, ma leggerli come una mappa. Se li capisci, ti guidano. Se li ignori, si ripresentano. Con gli interessi.
Il significato nascosto nelle cose che ci accadono
Un altro tratto tipico della visione tamariana è la fiducia nel senso delle cose:
“Le cose che ci accadono non sono mai fini a se stesse… ogni incontro, ogni piccolo evento racchiude in sé un significato…”
Non è magia. Non è superstizione. È un modo di guardare la vita che ti fa aprire gli occhi sulle connessioni. Sul fatto che niente, proprio niente, arriva per caso. E che spesso, quando ci sembra tutto caotico, è perché non stiamo osservando con il giusto sguardo.
Vivere il presente: Susanna Tamaro contro il calendario
Susanna Tamaro ci ricorda spesso quanto viviamo proiettati avanti, come se il futuro fosse una promessa anziché un’ipotesi.
“Il mondo ci vuole proiettati nel futuro, ma si può essere certi solo dell’istante presente.”
È una frase che potrebbe tranquillamente essere appesa all’ingresso di ogni ufficio, casa, palestra o stanza dove le persone si affannano pensando solo a ciò che devono ancora fare. Per lei la vita è qui. Adesso. Non quando “avremo più tempo”, non quando “sarà tutto a posto”. Ed è qui che ritorna il suo famoso “trovare un centro”. Il centro è la capacità di stare – anche solo per un attimo – nel luogo in cui sei, nella vita che hai, nel respiro che ti porta avanti.
Perché questa frase può aiutarci davvero
La frase “Non è il risparmio del tempo che conta, ma la capacità di trovare un centro” è utile perché ci toglie di dosso un peso enorme: quello della fretta. Ci libera dall’ossessione di doverci “ritrovare” in tempi record, come se esistesse una classifica dei più rapidi nella crescita personale.
Trovare il centro richiede calma, silenzio, sbagli, pause, presente. Non è una gara di velocità: è un tiro al bersaglio, e se sbagli, ricarichi e ritenti. Serve tempo? Sì, ma la cosa più bella è che – proprio come dice Susanna Tamaro – il tempo non è il punto. Il punto sei tu.
Frasi di Susanna Tamaro sulla vita
- “La vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio del tempo che conta, bensì la capacità di trovare un centro.”
- “Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita.”
- “Se la vita è un percorso, è un percorso che si svolge in salita.”
- “Le cose che ci accadono non sono mai fini a se stesse… ogni incontro, ogni piccolo evento racchiude in sé un significato…”
- “La vita spirituale è vita piena. Silenzio, distacco dal mondo, interiorità, sono essenziali anche oggi…”
- “Il mondo ci vuole proiettati nel futuro, ma si può essere certi solo dell’istante presente.”
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