Alessandro Baricco non è solo uno scrittore: è un artigiano della parola che sa trasformare la prosa in magia. Nei suoi libri, nelle sue conferenze e nei suoi interventi, parla spesso di un concetto che sembra semplice, ma che nasconde una forza enorme: la meraviglia. Non quella da supermercato o da show televisivo, ma quella vera, capace di fermare il tempo, farci respirare e ricordarci che tutto è possibile.
Chi è Alessandro Baricco
Alessandro Baricco è un tipo curioso: scrive romanzi, saggi, sceneggiature e tiene corsi di scrittura, ma soprattutto osserva il mondo come se fosse il primo giorno della sua vita. È ironico, diretto e a volte tagliente, ma mai banale. La sua capacità di parlare di cose complesse con parole semplici è ciò che lo rende vicino a chi legge e a chi ascolta. Quando parla di meraviglia, non lo fa da professore in cattedra: lo fa come uno che ci invita a guardare insieme qualcosa che ci era sfuggito.
La meraviglia secondo Baricco
Per Alessandro Baricco, la meraviglia è “un istante sospeso, in cui nulla è ancora deciso e tutto sembra possibile.” Con questa frase ci dice due cose fondamentali: prima, che la meraviglia non è qualcosa di grande o spettacolare per forza. Può nascere in un attimo, nel silenzio di una stanza, nella sorpresa di un incontro o nel vedere qualcosa di semplice con occhi nuovi. Secondo, che la meraviglia è una porta: appena la varchi, tutto cambia prospettiva.
L’ha scritto e parlato più volte nei suoi saggi, come I Barbari o Questa storia, e nelle conferenze, dove spesso invita chi ascolta a fermarsi un attimo e lasciarsi sorprendere. Non è un invito alla fuga, ma al contrario: a vivere il mondo con maggiore intensità, come se fosse la prima volta.
Perché questa frase può aiutarci
Quante volte ci dimentichiamo di stupirci? La routine, il lavoro, i problemi quotidiani ci anestetizzano. Leggere Baricco, o anche solo riflettere su questa frase, può diventare una specie di medicina: ci ricorda che possiamo ancora aprire gli occhi con meraviglia, anche in mezzo al caos.
Quando pensiamo che “tutto è possibile”, non stiamo parlando di magie o miracoli. Stiamo parlando di possibilità interiori: la capacità di cambiare prospettiva, di vedere bellezza dove prima vedevamo solo abitudine, di ritrovare quella leggerezza che avevamo perso da bambini. In pratica, Baricco ci insegna a rinascere, un attimo alla volta, grazie alla meraviglia.
La meraviglia è un modo di vivere
Alessandro Baricco ci insegna che la meraviglia non è un lusso, ma un modo di vivere. È quell’istante sospeso che ci fa capire che nulla è ancora deciso e che tutto può succedere. In un mondo che corre troppo veloce, fermarsi e lasciarsi sorprendere è un piccolo atto di ribellione, e forse l’unico modo per ritrovare lo stupore per la vita che avevamo perso.
Frasi di Alessandro Baricco sulla meraviglia
- “Meraviglioso è un termine finale: non ammette comparazioni, perché indica l’apice dello stupore e della bellezza.”
- “Dietro la fusione di stupore e bellezza si nasconde una mente che pensa e sente in profondità.”
- “La meraviglia custodisce in sé lo stupore e la bellezza come due volti della stessa medaglia. Quando entriamo nella meraviglia, scopriamo un mondo che non è ancora nostro. Lo stupore è la porta, la bellezza è il paesaggio che ci si apre davanti.”
- “Ogni vera esperienza estetica spacca il nostro guscio quotidiano e ci apre un varco verso l’oltre. La meraviglia è una crepa che fa entrare la luce nella nostra vita. Il bello sorprendente non è mai solo estetico: è anche rivelazione di possibilità.”
- “La meraviglia ci mette davanti a un mondo che ancora non abitiamo. Nella meraviglia il tempo si arresta e ogni cosa appare più nitida.”
- “Lo stupore ci fa vedere ciò che normalmente ci sfugge. La bellezza ci sorprende sempre perché ci mostra che il mondo può essere diverso da come lo conosciamo. La meraviglia non è solo stupore, è anche desiderio di entrare in quel mondo che si è aperto davanti a noi.”
- “Ogni opera d’arte significativa è una finestra che si apre sulla meraviglia. Guardare un quadro, una statua o ascoltare una musica è spesso entrare in contatto con l’oltre. La meraviglia è un ponte tra la realtà ordinaria e un orizzonte nuovo. Quando l’arte tocca, non offre solo bellezza, ma anche stupore e un’idea di infinito.”
- “La meraviglia ci mostra un mondo che ci attrae e al tempo stesso ci sfugge. La soglia della meraviglia è un luogo di oscillazione tra la vita di sempre e la promessa di qualcosa di più. In quell’oscillare sulla soglia proviamo leggerezza e libertà.”
- “La meraviglia è un istante sospeso, in cui nulla è ancora deciso e tutto sembra possibile.”
- “Nell’esperienza amorosa, la meraviglia è lo stupore che si intreccia con la bellezza dell’altro. Ogni innamoramento è una crepa nel nostro mondo che lascia filtrare una nuova luce. Chi incontriamo e amiamo porta con sé un mondo nuovo che ci meraviglia.”
- “All’inizio di un amore, la meraviglia è la soglia su cui oscilliamo tra paura e desiderio. La bellezza dell’altro ci sorprende perché apre un orizzonte che non immaginavamo.”
- “Nell’amore la meraviglia è un dono che rivela mondi sconosciuti. Lo stupore è la vibrazione che accompagna la nascita di ogni amore vero.”
- “Le cascate, il mare, le montagne: ogni spettacolo naturale può diventare un’esperienza spirituale di meraviglia. Nella meraviglia davanti al creato riconosciamo qualcosa che l’uomo non avrebbe mai potuto inventare.”
- “La meraviglia ci fa intuire che esiste un’armonia più grande di noi. Ogni esperienza di meraviglia è un contatto con il mistero della vita.”
- “La bellezza meravigliosa è sempre accompagnata da un senso di stupore che ci oltrepassa. La meraviglia ci ridesta dal torpore del quotidiano e ci restituisce a noi stessi.”
- “Contemplare una bellezza meravigliosa è sentirsi estranei a tutto il resto e intimi solo con sé stessi.”
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