Andrea Camilleri non era solo il “papà” del commissario Montalbano: era un uomo con la voce roca, gli occhiali spessi e un’ironia che poteva sciogliere anche il cuore più corazzato. Dietro i suoi romanzi pieni di misteri, dialetti e pasta ‘ncasciata, si nascondeva un pensatore profondo, innamorato della parola, della vita… e della bellezza. Ma non quella da copertina patinata: quella che resta, che consola, che si ricorda. In un mondo che corre e dimentica tutto in un click, Camilleri ci ricordava che la bellezza è una forma di resistenza.
Andrea Camilleri: l’uomo dietro gli occhiali scuri
Nato nel 1925 a Porto Empedocle (che poi diventerà la famosa Vigàta), Andrea Camilleri era un uomo del Sud, di quelli veri: col vizio del fumo, della scrittura e delle verità dette in faccia. Aveva fatto il regista, lo sceneggiatore, l’insegnante, ma il grande successo arrivò dopo i settant’anni. Una rivincita da manuale per chi pensa che la vecchiaia sia solo un parcheggio per rimpianti.
Nonostante fosse diventato cieco negli ultimi anni della sua vita, continuò a scrivere dettando i romanzi a voce. “Vedo più cose adesso che non ci vedo più”, diceva. Ed è proprio da qui che si capisce chi fosse: uno che sapeva guardare più in profondità degli altri.
Cos’è la bellezza per Camilleri? Una memoria che non si spegne
Tra le tante frasi che ci ha lasciato, ce n’è una che vale come un abbraccio nei giorni storti:
“La bellezza è un ricordo che ci accompagna anche quando tutto intorno sembra perduto.”
Per lui, la bellezza non era una modella in posa o un tramonto su Instagram. Era qualcosa di vissuto, di sedimentato. Un ricordo di quando abbiamo visto, sentito o toccato qualcosa che ci ha fatto battere il cuore. E non importa se quel momento è passato: resta dentro, pronto a riemergere nei momenti peggiori come un salvagente emotivo.
È la bellezza di una risata con una persona cara, di un profumo d’infanzia, di una pagina scritta bene. E quando arriva il dolore – perché arriva, sempre – quella bellezza è lì a ricordarci che non tutto è perduto. Che siamo stati felici, almeno per un attimo. E che potremmo esserlo di nuovo.
Cercare la bellezza, anche se non si vede subito
Andrea Camilleri non amava fare la morale, ma lanciava messaggi chiari: non lasciamoci anestetizzare dalla bruttezza quotidiana. Anche quando il mondo fa schifo – e, diciamocelo, capita spesso – bisogna sforzarsi di cercare un ricordo bello, una frase che consola, una risata che guarisce. È lì che si nasconde la forza.
Per lui, coltivare la bellezza era un gesto di libertà. In un’epoca che ci vuole arrabbiati, confusi e sempre connessi, fermarsi a guardare qualcosa di bello (anche solo con la mente) è un atto rivoluzionario. Altro che like: la bellezza vera non chiede approvazione, ma lascia un’impronta.
Perché la sua frase ci serve ancora oggi
“La bellezza è un ricordo che ci accompagna anche quando tutto intorno sembra perduto.”
Questa frase è come una coperta che ci avvolge quando arriva il freddo dell’anima. Ci ricorda che, anche nei giorni più bui, c’è stato qualcosa che ci ha fatto bene. E che questo qualcosa possiamo portarcelo dietro, come un amuleto, un talismano contro la disperazione.
In tempi incerti, in cui spesso perdiamo riferimenti, legami e fiducia, Camilleri ci invita a restare umani. A raccogliere bellezza quando la troviamo, a custodirla e a tirarla fuori quando ne abbiamo più bisogno. Non è poesia da salotto: è una strategia di sopravvivenza.
Frasi di Andrea Camilleri sulla bellezza
- “La bellezza è qualcosa che va oltre l’apparenza, è l’armonia che senti dentro.”
- “La bellezza salverà il mondo, perché è l’unica cosa che può farci dimenticare la bruttezza della vita.”
- “La vera bellezza è quella che riesce a emozionarti senza bisogno di spiegazioni.”
- “La bellezza non è solo ciò che si vede, ma anche ciò che si percepisce con l’anima.”
- “Quando si è in presenza della bellezza, si sta in silenzio, perché le parole non servono.”
- “La bellezza è un dono raro, ma anche un impegno: bisogna saperla riconoscere e custodire.”
- “La bellezza è un ricordo che ci accompagna anche quando tutto intorno sembra perduto.”
- “In Sicilia, la bellezza è dappertutto, anche nella semplicità di una pietra o nel sorriso di una vecchia.”
- “La bellezza è l’arte di trovare poesia anche nelle cose più umili.”
- “La bellezza è un linguaggio universale che parla a tutti, anche a chi non sa leggere.”
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