Francesca Cardini è una psicoterapeuta, autrice e voce tagliente ma empatica del mondo della salute mentale. Una di quelle professioniste che, pur potendo parlare in “psicologhese”, sceglie invece parole che arrivano dritte al punto, al cuore e anche un po’ allo stomaco. Nei suoi post, nei suoi libri e nei suoi interventi, Francesca Cardini non ti coccola con frasi zuccherose tipo “ama te stesso e il mondo ti amerà”, ma ti prende per mano e ti accompagna a guardare in faccia ciò che spesso ignoriamo: il giudizio degli altri… e il casino che ci facciamo quando gliene diamo troppo potere.
Il giudizio degli altri: utile ma non indispensabile
Una delle sue frasi chiave è:
“Il giudizio degli altri ha la sua importanza per vivere nel nostro gruppo d’appartenenza, è però il peso che diamo al giudizio degli altri che può farci vivere male.”
Tradotto? Non siamo alieni: ci serve il riconoscimento sociale per non sentirci paria. È normale voler essere accettati, stimati, compresi. Ma c’è un però grande come una casa: quando il giudizio degli altri diventa la misura del nostro valore, ecco che comincia il disastro esistenziale.
Francesca Cardini lo sa, lo scrive, lo ripete: voler piacere a tutti è una trappola. Se ti sforzi continuamente di sembrare brillante, perfetto, interessante – soprattutto agli occhi dei colleghi, degli amici, di tua suocera o del tuo capo – stai trasformando il tuo io in un prodotto da vendere. Ma a che prezzo?
Specchi distorti e valore personale
Un’altra frase illuminante (e un po’ fastidiosa, perché verissima) è:
“Se ci tieni troppo al giudizio degli altri, è possibile che tu lo stia usando, inconsapevolmente, come uno specchio del tuo valore personale.”
Ahi. Sì, perché se ti preoccupi troppo di cosa pensano gli altri, è probabile che tu abbia dimenticato di chiederti cosa pensi tu di te stesso. È come se avessi smarrito lo specchio buono (quello interno) e cercassi il riflesso nei vetri sporchi degli altri. Ma gli specchi altrui sono sempre deformanti: amplificano i difetti, minimizzano i pregi e, soprattutto, riflettono i loro problemi, non i tuoi.
Il potere lo dai tu (quindi puoi anche toglierlo)
Francesca Cardini lo dice chiaro:
“Quando permetti agli altri di giudicarti, stai dando loro il potere di svuotarti di energia, che impieghi per convincere gli altri del tuo valore.”
Quante energie buttiamo nel tentativo di “apparire”? In riunione, fingendo sicurezza che non abbiamo. Al bar, ridendo a battute idiote per non sembrare “asociali”. Sui social, postando foto ritoccate per ottenere like che ci illudono di essere abbastanza.
Tutto questo ha un prezzo: l’autenticità. E senza autenticità, finiamo per essere stanchi, insicuri e frustrati… per cosa? Per il like mentale di persone che magari nemmeno stimiamo.
E se cominciassi a piacerti da solo?
“Solo tu puoi scegliere di impedire agli altri di giudicare il tuo valore. Il giudice supremo di te stesso e del tuo comportamento sei solo tu.”
Parole che fanno tremare chi vive di approvazione, ma che possono diventare un mantra liberatorio.
Se sei tu a decidere chi sei, a stabilire se stai facendo il meglio che puoi, a valutare le tue intenzioni e non solo i tuoi risultati… allora smette di importarti se qualcuno al lavoro ti trova antipatico, o se al pranzo di famiglia qualcuno borbotta: “Eh, ma non è mica come la cugina Laura.” Amen. Io non sono la cugina Laura. Sono me. E se non vi basta, pazienza.
Costruire un’immagine stabile (senza Photoshop)
“Ti affidi al giudizio degli altri quando non hai un’immagine di te stabile, ben definita...”
Francesca Cardini ci invita a lavorare sulla nostra identità, non sull’immagine.
Perché l’immagine si cambia con un filtro. L’identità, invece, si costruisce a forza di domande scomode, piccoli successi, errori perdonati e scelte coerenti con ciò che sentiamo davvero.
Serve tempo. Serve onestà. E serve smettere di preoccuparsi se al lavoro qualcuno ha alzato un sopracciglio dopo la nostra presentazione. Se sappiamo di aver dato il meglio, lo sguardo degli altri non può cambiarlo.
Datti tregua
Francesca Cardini non ti chiede di diventare impermeabile al giudizio. Sarebbe disumano.
Ti chiede però di scegliere consapevolmente quanto lasciar entrare. Di chiederti: “Questo giudizio mi serve per crescere o mi serve solo a farmi male?”
E se la risposta è la seconda, la strategia è semplice: un bel sorriso, una scrollata di spalle e avanti tutta.
Frasi di Francesca Cardini sul giudizio
- “Il giudizio degli altri ha la sua importanza per vivere nel nostro gruppo d’appartenenza, è però il peso che diamo al giudizio degli altri che può farci vivere male.”
- “Se ci tieni troppo al giudizio degli altri, è possibile che tu lo stia usando, inconsapevolmente, come uno specchio del tuo valore personale.”
- “Quando permetti agli altri di giudicarti, stai dando loro il potere di svuotarti di energia, che impieghi per convincere gli altri del tuo valore.”
- “Solo tu puoi scegliere di impedire agli altri di giudicare il tuo valore.”
- “Il giudice supremo di te stesso e del tuo comportamento sei solo tu.”
- “Ti affidi al giudizio degli altri quando non hai un’immagine di te stabile, ben definita, oppure sei cresciuto in un ambiente che dava così tanta importanza al giudizio degli altri, che ricevere un giudizio negativo ti fa paura.”
- “Se hai spesso paura di fare delle figuracce, probabilmente hai bisogno di costruire un’immagine più stabile di te, imparando a non ascoltare il giudizio degli altri.”
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