Gabriella Tupini non è soltanto una psicoterapeuta e scrittrice: è una voce che parla chiaro, senza fronzoli, senza zuccherare troppo le cose. Nelle sue interviste, nei suoi libri e negli incontri pubblici, affronta spesso il tema della fragilità, un concetto che molti temono come se fosse un difetto da nascondere. Lei, al contrario, lo ribalta: la fragilità diventa lente di ingrandimento, bussola e persino bandiera.

Fragilità secondo Gabriella Tupini: non è un muro che crolla, ma una finestra che si apre
Per Gabriella Tupini, essere fragili non significa “non saper reggere il colpo”, ma sapersi accorgere che il colpo è arrivato. È sensibilità, capacità di sentire più a fondo le cose, senza anestesia. Nel suo modo di scrivere e parlare, la fragilità diventa uno strumento di verità: niente maschere, niente corazze inutili. È una vulnerabilità che può trasformarsi in forza, se accolta e non respinta.
“Difendete la fragilità di un figlio”: il dono nascosto
La sua frase più nota sul tema è tanto semplice quanto spiazzante:
“Se vedete un figlio fragile, difendete la sua fragilità e cercate di capire che è un dono, non una condanna.”
Dietro queste parole c’è un invito ai genitori – e, in fondo, a tutti noi – a smettere di scambiare la fragilità per una zavorra. Un figlio fragile non è un problema da risolvere, ma un talento da riconoscere: significa che ha antenne più sensibili, occhi che vedono cose che altri ignorano, un cuore che non si rassegna a diventare di pietra.
Fragili sì, ma non “molli”
E qui arriva il punto che interessa un po’ a tutti: come usare questa frase non solo per proteggere i figli, ma anche per crescere noi stessi. La fragilità non deve trasformarci in “morbidi” che si piegano a ogni soffio di vento. Al contrario, riconoscerla ci dà l’occasione di farne un tratto distintivo, qualcosa che gli altri non possono più deridere o usare contro di noi. Non sei debole perché piangi, sei forte perché sai affrontare ciò che ti commuove. Non sei fragile perché ti senti insicuro, sei coraggioso perché hai il coraggio di ammetterlo.
La fragilità che conquista i genitori (e non solo)
Questa visione ci torna utile anche in un terreno minato: il rapporto con i nostri genitori. Quante volte, crescendo, abbiamo avuto la sensazione che loro ci considerassero “troppo fragili” per la vita reale? E quante volte abbiamo provato a nascondere quella parte di noi, per non sembrare deboli?
Ecco la svolta di Gabriella Tupini: se impariamo a difendere la nostra fragilità e a mostrarla come un valore, anche i nostri genitori finiscono per vederla sotto una nuova luce. Non più il difetto da correggere, ma il pregio che merita protezione. Così, paradossalmente, diventiamo più forti agli occhi loro: non perché abbiamo finto durezza, ma perché abbiamo avuto il coraggio di mostrare la nostra verità.
Fragilità come ironia della vita
La lezione di Gabriella Tupini ci ricorda che la fragilità non va curata come un’influenza, ma capita e, a volte, difesa con le unghie e con i denti. È un dono scomodo, certo, perché ti espone. Ma è anche quello che ti rende autentico. In un mondo che ci vuole sempre invincibili, dire “sono fragile” può essere l’atto di forza più rivoluzionario che possiamo permetterci.
Frasi di Gabriella Tupini sulla fragilità
- “La nostra fragilità è una cosa che preoccupa quasi tutti. Per fragilità si intende quella parte dei nostri sentimenti che ci fa sentire fragili rispetto agli altri.”
- “La fragilità deriva da una sensibilità esasperata da situazioni avverse.”
- “La sensibilità è una cosa infinitamente preziosa perché ci permette di capire noi stessi, gli altri e alcune cose del mondo.”
- “I genitori spesso svalutano la fragilità dei figli perché gli dicono: tu sei troppo fragile. La fragilità è condannata dai genitori e dalla società, ma in realtà è una forma di sensibilità.”
- “La fragilità è la capacità di soffrire se qualcuno ci dice che non valiamo.”
- “Io sono fragile perché risento di quello che mi dicono i miei genitori e di conseguenza risento di quello che mi dicono gli altri.”
- “I bambini, con la loro fragilità, sono portatori di una grande sensibilità che può lasciare spazio all’istinto.”
- “Chi è sensibile non è fragile, ma la fragilità è odiata da chi odia la propria parte fragile.”
- “Essere fragili non vuol dire essere paurosi o infingardi, ma è una caratteristica positiva.”
- “Se vedete un figlio fragile, difendete la sua fragilità e cercate di capire che è un dono, non una condanna.”
- “Il vero dono non è avere facoltà speciali, ma essere sensibile, cioè fragile.”
- “La fragilità è un dono che va difeso perché anestetizzarsi per diventare forti ci impedisce di capire il mondo.”
- “La fragilità permette di comprendere se stessi e gli altri.”
- “Spesso diventiamo forti anestetizzando la fragilità, ma poi perdiamo la capacità di sentire le emozioni.”
- “La capacità di essere sensibili è il più grande dono che possiamo avere.”
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