Haruki Murakami non è solo uno scrittore giapponese che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo: è un uomo che ha fatto della quotidianità un’arte, trasformando la corsa mattutina, il jazz e il silenzio in ingredienti della sua narrativa. Ma soprattutto, Murakami è un pensatore del tempo. Non del tempo atmosferico – quello lo lasciamo ai meteorologi – ma di quel flusso invisibile che ci scivola addosso, che ci mette alla prova e che, secondo lui, va compreso più che combattuto.

Chi è Haruki Murakami
Chi lo incontra racconta di una persona semplice, quasi schiva, che si sveglia presto, scrive per ore, poi corre. Non ha l’aria del genio tormentato, ma del maratoneta che sa che la vita è una gara lunga, fatta di fiato e costanza. Forse è proprio da qui che nasce la sua ossessione per il tempo: Haruki Murakami lo vede come un compagno di corsa. Non sempre simpatico, ma inevitabile.
Il tempo secondo Murakami
Per Murakami il tempo non è un mostro da battere, ma un filtro: lascia passare ciò che conta davvero e spazza via il resto. Una delle sue frasi più celebri lo riassume bene:
“Col passare del tempo, capirai. Ciò che dura, dura; ciò che non dura, non dura. Il tempo risolve la maggior parte delle cose. E ciò che il tempo non può risolvere, lo devi risolvere da solo.”
Non è solo filosofia: è un manuale di sopravvivenza. Murakami ci dice che non possiamo trattenere tutto. Amori, amicizie, problemi, paranoie: il tempo deciderà quali resteranno e quali si dissolveranno come nuvole nel cielo.
Perché questa frase ci riguarda da vicino
Leggendola, sembra quasi una battuta zen, di quelle che ti fanno alzare un sopracciglio. Ma se ci pensi, è un consiglio praticissimo. Quante volte ci arrovelliamo su problemi che col tempo si sgonfiano da soli, come palloncini bucati? E quante volte, invece, ci troviamo davanti a nodi che il tempo non scioglie?
È lì che Haruki Murakami ci spinge a tirare fuori le forbici. Tradotto: smettiamola di aspettare che il calendario faccia il lavoro al posto nostro. Alcune situazioni richiedono coraggio, decisioni, azioni.
Cosa ci insegna come genitori
E qui viene la parte interessante: la frase di Murakami può essere una bussola anche per chi cresce dei figli.
- Non tutto va risolto subito. Alcuni problemi dei nostri ragazzi – un litigio con un compagno, una delusione passeggera – hanno bisogno solo di tempo. Non serve intromettersi: basta esserci, come spettatori silenziosi, e aspettare che la ferita smetta di bruciare.
- Non tutto si risolve da solo. Ci sono invece situazioni – difficoltà scolastiche, scelte importanti, crisi personali – che richiedono il nostro aiuto. Non per fare i supereroi, ma per mostrare ai figli come affrontare le sfide senza scappare.
Il trucco sta nel distinguere i casi. E Murakami ci dice: se non ci pensa il tempo, tocca a te. Ma fallo senza panico, con la calma di chi sa che il mondo non finisce domani mattina.
Il tempo come alleato di famiglia
Prendere sul serio questa filosofia significa vivere più leggeri. Significa smettere di voler controllare tutto e insegnare ai nostri figli che non ogni ostacolo va abbattuto a testate. A volte basta aspettare. Altre volte, invece, bisogna mettersi all’opera e sporcarsi le mani.
E, nel frattempo, ricordiamoci anche noi di fare come Haruki Murakami: correre un po’, ascoltare musica, leggere molto. Perché il tempo, se lo viviamo bene, non è solo un passaggio: è un compagno di viaggio.
Frasi di Haruki Murakami sul tempo
- “Il tempo può risolvere molti problemi. Ma quelli che il tempo non può risolvere, li dobbiamo risolvere da soli.”
- “Il tempo guarisce tutte le ferite. Ma lascia sempre delle cicatrici.”
- “Non puoi tornare indietro nel tempo. Puoi solo andare avanti.”
- “Col passare del tempo, capirai. Ciò che dura, dura; ciò che non dura, non dura. Il tempo risolve la maggior parte delle cose. E ciò che il tempo non può risolvere, lo devi risolvere da solo.”
- “Sfortunatamente, l’orologio corre, le ore passano. Il passato aumenta, il futuro si allontana. Le possibilità diminuiscono, i rimpianti aumentano.”
- “Il tempo ti pesa addosso come un vecchio sogno ambiguo. Continui a muoverti, cercando di dormire attraverso di esso. Ma anche se vai fino ai confini della terra, non riuscirai a sfuggirgli. Eppure, devi andare lì: fino al limite del mondo.”
- “Il tempo è troppo concettuale. Non che ci impedisca di riempirlo. Tanto che non riusciamo nemmeno a distinguere se le nostre esperienze appartengono al tempo o al mondo delle cose fisiche.”
- “Per un po’’ è un’espressione la cui durata non può essere misurata. Almeno da chi sta aspettando.”
- “Si entra, ci si siede un po’, si prende un tè, si guarda il paesaggio fuori dalla finestra, e quando arriva il momento si ringrazia e si esce.”
- “Vanno e vengono, mentre il cielo rimane il solito cielo di sempre. Le nuvole sono semplici ospiti nel cielo, che passano e svaniscono, lasciandosi dietro il cielo.”
- “Il tempo è come una scatola di cioccolatini. Non sai mai cosa ti capita.”
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