Frasi di Haruki Murakami sulla felicità, aiuterai chi ami a smettere di pensare che non è felice e danzerete dalla gioia

Haruki Murakami non è solo uno scrittore, è un personaggio unico. Uno che corre maratone, colleziona vinili jazz, scrive romanzi che sembrano sogni surreali e che ogni tanto ci piazza frasi che ti restano in testa per giorni. Non parla di felicità come farebbe un motivatore da social: niente “pensa positivo” o “attrai energie buone”. No. Murakami scava nel profondo e, come un jazzista con il contrabbasso, improvvisa riflessioni che oscillano tra poesia e crudezza.

Frasi di Haruki Murakami sulla felicità
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Haruki Murakami, l’uomo dietro le pagine

Prima di entrare nel cuore del discorso, due parole sull’uomo. Haruki Murakami nasce a Kyoto nel 1949 e cresce a Kobe. È un tipo schivo, che ama stare lontano dai riflettori, ma la sua vita è tutt’altro che piatta: gestisce un jazz bar, si appassiona alla corsa (non per modo di dire, corre davvero maratone) e scrive libri che diventano fenomeni mondiali.

Nei suoi romanzi ci sono gatti parlanti, pozzi misteriosi, ragazzi persi tra sogno e realtà. Ma soprattutto c’è sempre quella sensazione che la vita sia un enigma irrisolvibile, in cui la felicità non si presenta mai con un biglietto da visita.

Felicità per Murakami: non un traguardo, ma un passaggio

Haruki Murakami non ti racconta la felicità come un premio finale, un pacco Amazon da ricevere con Prime. Per lui la felicità è fragile, intermittente, più vicina a una direzione che a una destinazione. Nei suoi libri spesso la felicità appare nei momenti più banali: ascoltare un disco di jazz, cucinare spaghetti a mezzanotte, fare una corsa all’alba. Non c’è la grande formula, non c’è il “per sempre felici e contenti”. C’è, piuttosto, la consapevolezza che la felicità non è garantita a nessuno.

Perché ballare è l’unica risposta

E arriviamo alla frase:

Può darsi che non sarai mai felice. Perciò non ti resta che danzare, danzare così bene da lasciare tutti a bocca aperta.”

Murakami ci sbatte davanti la realtà: forse non saremo mai felici. Punto. Niente fronzoli, niente illusioni. Una frase che a qualcuno può sembrare una mazzata, ma che in realtà è liberatoria. Perché se togliamo l’ossessione di “dover essere felici a tutti i costi”, rimane solo una possibilità: vivere. E per Haruki Murakami vivere significa danzare.

Ballare, nel suo linguaggio, è una metafora. È fare quello che ami, anche se nessuno ti applaude. È vivere senza aspettare garanzie. È mettersi in pista anche se non sei John Travolta, ma farlo con talmente tanta convinzione che la gente, guardandoti, resta a bocca aperta.

Perché questa frase può aiutarci e aiutare chi amiamo

Quante volte ci capita di incontrare persone che ripetono “non sono felice”? Magari lo diciamo anche noi. Ma Murakami ci ricorda che nessuno ci ha mai firmato un contratto che dice: sarai felice, garantito. Non funziona così.

Il punto allora non è lamentarsi di quello che manca, ma iniziare a muovere i piedi. E qui la frase diventa anche un consiglio d’amore: se chi amiamo è bloccato dal pensiero di “non essere felice”, possiamo prendergli la mano e invitarlo a danzare. Non serve promettere la felicità eterna, basta ballare insieme. E chissà, forse in quei momenti, tra un passo e l’altro, la felicità arriva a sorpresa.

Haruki Murakami e noi: spettatori e ballerini

Il bello della frase è che non riguarda solo il singolo, ma anche gli altri. Perché quando uno danza sul serio, non per finta, tutti si fermano a guardare. E allora, magari, la felicità non sarà mai stabile, non sarà mai totale… ma ci sarà un attimo in cui il mondo resta a bocca aperta. E quello, ammettiamolo, vale quasi quanto la felicità stessa.

Frasi di Haruki Murakami sulla felicità

  1. La felicità è una direzione, non un luogo.”
  2. La felicità è una fiaba, l’infelicità un romanzo.”
  3. La felicità è un’allegoria, l’infelicità una storia.”
  4. Esiste un solo tipo di felicità, ma la sfortuna assume infinite forme e dimensioni.”
  5. Se non c’è l’amore, il mondo è come il vento che soffia fuori dalla finestra. Non lo si può sentire sulle mani, non se ne percepisce l’odore.”
  6. Se c’è la delusione è perché c’è la speranza, se c’è la tristezza è perché c’è la sua controparte, la gioia. Non esiste da nessuna parte la felicità senza delusione.”
  7. Può darsi che non sarai mai felice. Perciò non ti resta che danzare, danzare così bene da lasciare tutti a bocca aperta.”
  8. La felicità è sempre uguale, ma l’infelicità può avere infinite variazioni.”

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