Frasi di Massimo Recalcati sulle catene, ti sproneranno a liberarti per sempre dalle persone che ti tarpano le ali

Massimo Recalcati non è solo uno dei più famosi psicoanalisti italiani, ma anche un osservatore della vita e dei meccanismi che ci tengono intrappolati. Nei suoi libri e interventi, spesso parla di “catene”, metafora potente della sicurezza illusoria che ci impedisce di vivere davvero liberi. Ma attenzione: non è un invito a buttare tutto alle ortiche, è una lezione per capire chi e cosa ci limita e come possiamo liberarci senza paura di cadere.

Frasi di Massimo Recalcati sulle catene
Foto di Miltiadis Fragkidis su Unsplash

Chi è Massimo Recalcati

Psicoanalista, scrittore e divulgatore, Massimo Recalcati ha portato il linguaggio della psicoanalisi fuori dai laboratori e dai libri specialistici, rendendolo accessibile a chiunque voglia riflettere sulla propria vita. Autore di saggi famosi come Il complesso di Telemaco o La notte e il silenzio, è noto per uno stile diretto, a volte ironico, che mette in luce contraddizioni e verità scomode della natura umana.

Le catene secondo Recalcati

Per Massimo Recalcati, le “catene” non sono solo simboli astratti di limitazioni, ma rappresentano ciò che ci lega: abitudini, dipendenze affettive, ruoli sociali, relazioni che ci proteggono ma ci soffocano. La sua frase più famosa è illuminante:

Le persone amano le catene più della libertà, perché le catene proteggono, perché la schiavitù annienta la libertà ma garantisce la protezione.”

In altre parole, scegliamo spesso il noto e il sicuro, anche se ci imprigiona, perché la paura del vuoto, dell’ignoto e della responsabilità ci spaventa più della nostra stessa prigione. È la comodità della gabbia dorata: sì, sei intrappolato, ma almeno non devi lottare contro la vita da solo.

La psicologia dietro la scelta della catena

Massimo Recalcati richiama Freud quando parla di questa tendenza umana:

Freud diceva che gli esseri umani sono assetati di obbedienza. Cerchiamo la bussola infallibile del padrone e più siamo in momenti di disorientamento, di sbandamento, di difficoltà, di disagio, più la spinta a cercare il padrone si identifica.”

In pratica, quando ci sentiamo persi, fragili o confusi, cerchiamo chi ci dica cosa fare, anche a costo di rinunciare alla nostra libertà. Le catene diventano un rifugio, un modo per sentirsi protetti. Ma attenzione: la protezione è solo illusoria.

Perché queste parole ci aiutano a liberarci

Ascoltare Massimo Recalcati può essere come ricevere uno schiaffo amichevole: sì, ci sono persone e situazioni che ci tarpano le ali, ma riconoscerle è il primo passo per spezzare le catene. La frase sulle catene ci insegna che la sicurezza può essere una trappola e che a volte dobbiamo rischiare un po’ di libertà per guadagnare la nostra vita autentica.

Non parliamo di rivoluzioni traumatiche: liberarsi dalle catene può significare dire “no” a chi ci limita, smettere di compiacere tutti o abbandonare relazioni tossiche. È un invito a camminare sulle proprie gambe, senza dimenticare che la libertà richiede coraggio, ma regala una protezione che le catene non possono offrire: la fiducia in se stessi.

Senza catene si è più vivi

Massimo Recalcati ci ricorda che la vita senza catene è spaventosa, ma infinitamente più viva. Le catene proteggono, certo, ma chi vuole volare davvero sa che le ali si rafforzano solo quando smettiamo di indossare il peso della schiavitù comoda. E allora, ogni tanto, spezzale: è l’inizio della vera libertà.

Frasi di Massimo Recalcati sulle catene

  1. Le persone amano le catene più della libertà, perché le catene proteggono, perché la schiavitù annienta la libertà ma garantisce la protezione.”
  2. Freud diceva che gli esseri umani sono assetati di obbedienza. Cerchiamo la bussola infallibile del padrone e più siamo in momenti di disorientamento, di sbandamento, di difficoltà, di disagio, più la spinta a cercare il padrone si identifica.”

Leggi altre frasi celebri di Massimo Recalcati e le frasi celebri sulle catene