Frasi di Paolo Giordano sul tempo, aiutano a prendere una decisione importante senza perdere altro tempo inutile

Paolo Giordano, classe 1982, è uno di quegli autori che sembrano aver fatto pace con il tempo solo per litigarci meglio. Fisico di formazione, romanziere per vocazione, ha esordito nel 2008 con La solitudine dei numeri primi, un libro che gli è valso il Premio Strega e una valanga di lettori convinti che dietro la sua apparente calma ci fosse un osservatore attento, quasi scientifico, del mondo e delle sue fragilità. Paolo Giordano non è solo uno scrittore di storie, ma un esploratore del tempo umano: quello che scorre lento nei silenzi, che accelera nei momenti sbagliati, che ci punisce quando crediamo di averlo domato. Nei suoi romanzi – da Il corpo umano a Il nero e l’argento, fino a Tasmania – il tempo è sempre un personaggio invisibile ma determinante: lo trovi nelle ferite che si rimarginano, negli amori che invecchiano, nei ricordi che non si lasciano cancellare.

Frasi di Paolo Giordano sul tempo

Il tempo secondo Paolo Giordano

Per Paolo Giordano, il tempo non è una linea retta: è un cerchio pieno di ritorni, ritardi e coincidenze che si rincorrono come particelle in un esperimento di fisica quantistica. In un’intervista ha detto che “ciò che ci definisce non è ciò che viviamo, ma quanto tempo ci mettiamo a capire quello che abbiamo vissuto”.

Nei suoi libri, il tempo è un giudice silenzioso. Non grida, non si vendica, ma presenta il conto. È la misura di quanto siamo capaci di cambiare e, allo stesso tempo, di quanto restiamo sempre gli stessi.

E qui entra in gioco una delle sue frasi più celebri, quella che dovremmo appiccicare sullo specchio del bagno, accanto allo spazzolino:

Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante.”

Le scelte e il tempo: una relazione complicata

Questa frase, tratta da La solitudine dei numeri primi, è un piccolo capolavoro di verità amara. Paolo Giordano non ci sta dicendo di non scegliere, ma di farlo sapendo che ogni decisione ha un prezzo e che il tempo, quel vecchio contabile inflessibile, non ci farà sconti.

Pensaci: la maggior parte delle nostre scelte importanti nasce in un attimo. Accetti un lavoro, dici “sì” (o “no”) a una persona, mandi un messaggio che cambia tutto. Poi arrivano gli anni in cui quella decisione ci accompagna come un’ombra. Paolo Giordano ci ricorda che non è il momento della scelta a definire la nostra vita, ma tutto ciò che segue.

Non perdere tempo (nemmeno per pentirsi)

Se prendessimo davvero sul serio la frase di Paolo Giordano, probabilmente smetteremmo di rimandare. Le sue parole non invitano alla fretta, ma alla consapevolezza. Ogni volta che scegliamo, mettiamo in moto il nostro futuro. E allora tanto vale farlo bene, ma senza paralizzarsi nel dubbio eterno. Il rischio di sbagliare è reale, certo, ma quello di non scegliere mai è peggiore: è come lasciare che il tempo decida per noi.

Paolo Giordano, con la sua malinconia lucida, sembra dirci: il tempo non è nostro amico, ma può diventare un buon alleato se smettiamo di usarlo come scusa.

Un consiglio da mettere in pratica

C’è un modo per mettere in pratica la lezione di Paolo Giordano: fare le scelte che possiamo sopportare nel tempo. Non quelle che ci sembrano perfette adesso, ma quelle che potremo guardare in faccia tra vent’anni senza volerle riscrivere.

In fondo, come direbbe lui, il tempo non guarisce tutto, ma insegna molto. E a volte basta questo per non sentirsi del tutto impreparati davanti alla vita.

Frasi di Paolo Giordano sul tempo

  1. Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante.”
  2. Come ci si sente stupidi a pensare a tutto il tempo che sprechiamo a desiderare di essere altrove.”
  3. Parlavano poco, ma trascorrevano il tempo insieme, ognuno concentrato sulla propria voragine, con l’altro che lo teneva stretto e in salvo, senza bisogno di tante parole.”
  4. Poi, con il tempo, la ferita dell’adolescenza si era rimarginata. I lembi di pelle si erano avvicinati, con movimenti impercettibili ma continui. A ogni nuova abrasione la crosta cedeva, ma poi ostinatamente tornava a formarsi.”
  5. L’essenziale per lui è stato scavare una trincea fra presente e passato: un rifugio che neppure la memoria fosse in grado di violare.”
  6. Se i nostri anni migliori fossero davvero questi non sarei soddisfatto dell’uso che ne stiamo facendo.”
  7. Nora e io siamo sempre così occupati, così distratti, così stanchi. Viviamo in anticipo, nella continua attesa di qualcosa che ci liberi dalle incombenze del presente, senza calcolare le nuove che si apriranno.”
  8. Ogni volta che udiva il clic dello scatto, seguito da quel leggero fruscio, si ricordava che con le foto era lo stesso, che ora lei catturava il tempo e lo inchiodava sulla celluloide, cogliendolo a metà del suo.”
  9. Arriva un momento in cui i figli ti si staccano dalle mani, come sull’altalena, quando li spingi per un pezzo e poi li lasci andare. Mentre salgono più in alto di te, non puoi fare altro che aspettare…

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