Frasi di Platone sui figli, ti aiuteranno ad accettare che tuo figlio non vuole fare la tua stessa scelta lavorativa

Platone non aveva figli, ma se li avesse avuti, probabilmente li avrebbe fatti crescere tra idee, domande e una buona dose di filosofia pratica. Niente “fai come dico io”, niente “ai miei tempi sì che…”. Già nel IV secolo a.C., il pensatore ateniese aveva intuito una verità che molti genitori del XXI secolo ancora faticano a digerire: i figli non sono la nostra seconda occasione nella vita. Con una mente che ragionava avanti di qualche millennio, Platone ci ha lasciato parole che suonano attualissime, soprattutto in tempi di crisi d’identità genitoriale e “carriere ereditate”.

Frasi di Platone sui figli
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Chi era davvero Platone e perché dovremmo ancora ascoltarlo

Allievo di Socrate e maestro di Aristotele, Platone era uno che non si accontentava delle apparenze. Voleva capire come funziona il mondo, l’anima e perfino l’educazione. Nelle sue opere – dalla Repubblica alle Leggi – non si limitava a parlare di filosofia astratta, ma affrontava questioni molto concrete: come si cresce un bambino? Cosa deve imparare per diventare un buon cittadino, un uomo giusto?

Per lui, educare significava formare l’anima, non solo riempire la testa. Scriveva:

La parte più importante dell’educazione è la giusta formazione nella prima infanzia.”

E aggiungeva, con tono che suona ancora come una tirata d’orecchi a certi genitori distratti:

Nessun uomo dovrebbe mettere al mondo dei figli se non è disposto a perseverare fino alla fine nella loro natura e nella loro educazione.”

Tradotto: se vuoi fare il genitore, sappi che non basta mettere al mondo un bambino. Devi esserci, ogni giorno, con costanza e responsabilità.

I figli secondo Platone: un’eredità che non si misura in soldi

Platone non credeva nell’eredità materiale, ma in quella morale. Lo dice chiaramente:

Che i genitori lascino ai figli non ricchezze, ma lo spirito della riverenza.”

Insomma, puoi pure lasciare ai tuoi figli una casa, ma se non gli hai insegnato il rispetto, hai solo arredato un vuoto.

Per lui, i figli sono un ponte tra il passato e il futuro, ma non una catena che li lega a noi. Sono persone da guidare, non da controllare. E in un’epoca in cui l’educazione era spesso rigida e autoritaria, Platone ha avuto il coraggio di dire che i bambini non devono imparare cose che in seguito dovranno disimparare.

In pratica: non riempire loro la testa di sciocchezze, pregiudizi o paure, perché poi disimpararle sarà dura. Un consiglio che oggi potremmo riscrivere così: “Non insegnare a tuo figlio che la vita è solo lavoro, mutuo e apparenza su Instagram.”

“Non costringere i tuoi figli a seguire le tue stesse vie”: una lezione eterna

E poi c’è quella frase che da sola basterebbe a far crollare intere generazioni di genitori convinti di sapere sempre cosa è meglio per i propri figli:

Non costringere i tuoi figli a seguire le tue stesse vie, perché essi sono stati creati per un tempo diverso dal tuo.”

Questa non è solo una riflessione filosofica: è un avvertimento pieno d’amore e di buon senso. Platone ci ricorda che ogni generazione appartiene al proprio tempo, e che pretendere di controllare le scelte dei figli – dal liceo al lavoro – è come voler navigare nel 2025 con una mappa del Medioevo.

Forse tuo figlio non vuole diventare avvocato “come papà” o medico “come la mamma”. Forse sogna di fare il programmatore di videogiochi, o l’artista digitale, o l’influencer (sì, anche quello). Può far sorridere o preoccupare, ma Platone direbbe: “Accettalo.” Perché ogni anima, diceva, ha il suo compito e la sua natura, e il compito del genitore è aiutarla a scoprirla, non a cambiarla.

Un messaggio per i genitori di oggi

Platone, pur vissuto più di duemila anni fa, ci lascia un messaggio che suona modernissimo: i figli non sono un prolungamento del nostro ego, ma esseri unici che devono imparare a camminare con le proprie gambe, anche se prendono strade che noi non avremmo mai imboccato.

E forse, se imparassimo davvero ad ascoltarlo, capiremmo che amare un figlio significa accettare di perderne il controllo, ma non la connessione.
Significa lasciarlo andare senza smettere di esserci. O, per dirla con un pizzico di ironia platonica: meglio un figlio felice che segue la sua via, che uno frustrato che segue la tua.

Frasi di Platone sui figli

  1. Figli, i fatti dimostrano che i vostri padri furono uomini valorosi; perché avremmo potuto vivere disonorevolmente, ma abbiamo preferito morire onorevolmente piuttosto che portarvi, voi e i vostri figli, alla vergogna, e piuttosto che disonorare i nostri padri e antenati.”
  2. Che i genitori lascino ai figli non ricchezze, ma lo spirito della riverenza.”
  3. Bisogna considerare della massima importanza che le favole e i racconti che i bambini ascoltano per primi siano il più possibile adatti a promuovere la virtù.”
  4. Nessun uomo dovrebbe mettere al mondo dei figli se non è disposto a perseverare fino alla fine nella loro natura e nella loro educazione.”
  5. La prima età della vita è estremamente impressionabile, e i bambini non devono imparare cose che in seguito dovranno disimparare; perciò dobbiamo avere una censura dei racconti infantili, scartandone alcuni e conservandone altri.”
  6. La parte più importante dell’educazione è la giusta formazione nella prima infanzia.”
  7. Non costringere i tuoi figli a seguire le tue stesse vie, perché essi sono stati creati per un tempo diverso dal tuo.”

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