Frasi di Roberto Vecchioni sui genitori, perdonerai gli sbagli dei tuoi genitori e riuscirai a vedere il buono in loro

C’è chi dei genitori ricorda solo le sgridate. Chi il profumo del ragù la domenica. Chi, invece, non li ha mai avuti davvero vicini. Poi c’è Roberto Vecchioni, che di loro parla come si parla dei miti: con affetto, ironia e quella vena malinconica che lo ha reso il “professore” più umano della musica italiana. Vecchioni non scrive a caso: quando dice che “l’amore dei genitori è una musica che resta anche quando non la senti più”, non sta cercando di commuovere, o almeno non solo. Sta dicendo una verità che brucia un po’. Ma che, se la capisci, può cambiare il modo in cui guardi chi ti ha messo al mondo.

Frasi di Roberto Vecchioni sui genitori

Roberto Vecchioni: uomo, padre, figlio, poeta

Roberto Vecchioni non è solo un cantautore: è uno che le parole le sceglie come se stesse scrivendo lettere d’amore, anche quando parla di dolore. Professore di lettere classiche, uomo colto fino al midollo, ha sempre mischiato la cultura alta con la vita vera: quella fatta di figli che ti fanno impazzire, genitori che ti commuovono e sentimenti che non sai neanche come si chiamano.

Chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo in qualche intervista o di leggere i suoi libri (come Lezioni di volo e di atterraggio) lo sa bene: Vecchioni non predica, racconta. E quando parla dei genitori, lo fa da figlio. Sempre.

Cosa sono i genitori, secondo Vecchioni

Per lui, i genitori non sono eroi, non sono angeli e non sono nemmeno infallibili. Sono persone. Punto. Persone che fanno del loro meglio con gli strumenti che hanno, spesso pochi, a volte sbagliati. Ma quel che conta, per Vecchioni, è che ti amano. E quell’amore resta. Anche se sbagliano. Anche se non te lo dicono mai. Anche se sembrano non capirti.

La musica che resta: la forza di una frase

Ma veniamo alla frase chiave:

L’amore dei genitori è una musica che resta anche quando non la senti più.”

È poesia, certo. Ma è anche una verità spiazzante. Quando sei giovane, l’amore dei tuoi ti sembra invadente. Quando cresci, ti manca. Quando invecchi, ti accorgi che è rimasto sotto pelle, come una canzone che conosci a memoria ma non ricordi da dove viene.

È quella voce che ti dice “copriti che fa freddo”, anche se hai 50 anni e vivi da solo. È quel gesto che fai, identico a tua madre, senza nemmeno accorgertene. È una presenza che non ha bisogno di suono per farsi sentire.

Perdonare gli errori, vedere il buono

E qui arriva la lezione più difficile da mandare giù, ma forse la più utile:
se l’amore resta anche senza rumore, forse possiamo smettere di urlare contro i loro errori.

Vecchioni non dice che bisogna santificare i genitori. Anzi. In un’intervista ha ammesso che anche lui ha avuto un rapporto complicato con suo padre. Ma ha imparato a guardare oltre le rigidità, i silenzi, i limiti. Ha capito che sotto quella scorza dura c’era amore, maldestro ma autentico.

Ecco allora che quella musica serve anche a questo: a far pace. Non solo con loro, ma con l’idea che abbiamo di loro. A capire che – prima di essere i nostri padri o le nostre madri – erano uomini e donne con le loro ferite, i loro sogni e i loro casini.

Il consiglio vecchioniano: ascolta anche il silenzio

In fondo, Vecchioni ci invita ad ascoltare meglio. Non solo le parole dette, ma anche quelle taciute. Perché il vero amore, quello profondo, non fa sempre rumore. A volte è goffo, stanco, storto. Ma c’è.

E magari, dopo anni, ti accorgi che quel consiglio che non hai mai chiesto era proprio quello giusto. Che quella frase stonata era una dichiarazione d’affetto travestita. Che, anche se la musica sembrava finita, il ritornello non ti ha mai abbandonato davvero.

Misurare l’amore dei genitori

Roberto Vecchioni ci insegna che l’amore genitoriale non va misurato con il righello della perfezione, ma con il metro dell’anima. E che, se anche i nostri genitori hanno sbagliato, possiamo scegliere di vedere tutto il buono che c’era in quegli errori.

Perché, come canta lui stesso in una delle sue canzoni:

Ti insegnerò a volare, ma non seguirò il tuo volo.”

E forse è proprio questo l’amore più grande.

Frasi di Roberto Vecchioni sui genitori

  1. I genitori sono i primi poeti della nostra vita.”
  2. I genitori non sono mai pronti a lasciarti andare, anche quando sanno che è giusto.”
  3. L’amore dei genitori è una musica che resta anche quando non la senti più.”
  4. I genitori ti insegnano a volare, ma il loro volo è nel cuore.”
  5. Essere genitore è il mestiere più difficile del mondo, perché l’amore non ha ricetta.”
  6. I ricordi con i genitori sono come pagine scritte con l’inchiostro indelebile.”
  7. I genitori ti danno le radici e le ali, ma spesso dimenticano che anche loro volano.”
  8. Non c’è errore più grande di quello di un genitore che non ascolta il figlio.”
  9. Il silenzio tra genitori e figli è il linguaggio più difficile da tradurre.”
  10. I genitori sono la prima casa in cui abita il nostro cuore.”

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