Roberto Vecchioni non è solo un cantautore, è una specie di professore zen che, invece di proporti l’ennesimo corso motivazionale su YouTube, ti racconta la vita con una chitarra, un libro di Omero e un sorriso malinconico. Parla di amori perduti, di sogni testardi e soprattutto di coraggio. Quello vero. Quello che non fa rumore, ma che ti tiene in piedi anche quando tutto dentro ti chiede di sederti e lasciar perdere. In particolare, una sua frase è diventata quasi un tatuaggio dell’anima: “E la vita è così forte… pianterai un ulivo convinto ancora di vederlo fiorire.” Ma cosa c’entra un ulivo con il coraggio? E perché Vecchioni ci suggerisce di crederci ancora, anche quando la vita ci pesta come si fa con l’impasto della pizza?
Roberto Vecchioni: l’uomo, il poeta, il cantautore con gli occhiali spessi
Roberto Vecchioni è uno di quelli che, se ti capita di ascoltarlo per caso, finisci per volerlo a cena. È professore di liceo, vincitore di Sanremo, narratore di miti greci e paladino dei sentimenti. Ma soprattutto è uno che ha vissuto davvero. Non fa finta di sapere tutto: racconta anche i suoi inciampi, le sue paure, i momenti in cui avrebbe voluto sparire nel divano come un telecomando.
Per lui il coraggio non è quello dei supereroi. È quello di chi continua ad amare anche quando è stato ferito. Di chi perde qualcuno e ha ancora la forza di accarezzare la vita. Di chi scrive canzoni dopo un lutto, anche se ogni nota è un coltello.
Il coraggio secondo Vecchioni: tenere botta, con poesia
Vecchioni non ti dice mai in faccia “Dai, forza, reagisci!”. Non è uno da pacche sulle spalle. Lui scrive, sussurra, ti accompagna piano piano finché non ti ritrovi in piedi. Per lui, il coraggio è una forma di resistenza dolce, quasi invisibile. È la forza che si nasconde dietro i piccoli gesti: scrivere una lettera, cucinare per due anche se si è soli, raccontare una favola ai nipoti mentre dentro si sta franando.
In varie interviste e nei suoi libri – come Il mercante di luce o La vita che si ama – parla spesso del coraggio di continuare nonostante tutto. Nonostante il dolore, la malattia, la perdita. Non è ottimismo zuccheroso: è consapevolezza, quella che si conquista solo passando dentro le tempeste.
“Pianterai un ulivo convinto ancora di vederlo fiorire”: la speranza che non si arrende
Questa frase è tratta dalla canzone Sogna ragazzo sogna, un inno alla vita che ha la delicatezza di un abbraccio e la potenza di uno schiaffo morale. L’ulivo, nella cultura mediterranea, è simbolo di pace, longevità, resistenza. Piantarne uno significa avere fiducia nel tempo.
Dire che lo si pianta “convinto ancora di vederlo fiorire” è un atto di fede nella vita. Anche se sai che magari non ci sarai quando darà i suoi frutti. È il gesto di chi ama la vita così tanto da crederci ancora, a dispetto di tutto.
Questa frase, detta a una persona cara che soffre, è come dirle: “Nonostante il dolore, tu vali. La tua esistenza ha senso. E non sei finito. Non ora.”
Può diventare una carezza per chi pensa di mollare tutto. Perché ricorda che la vita, anche nella sua crudeltà, sa sempre sorprenderci.
Mai gettare la spugna
Vecchioni ci insegna che arrendersi è umano, ma rialzarsi è poesia. Non ci chiede di diventare eroi, ma di restare umani anche nel dolore. Di piantare ulivi anche nel deserto, perché può darsi che proprio lì nasca un fiore.
E se non dovesse fiorire? Pazienza. Ma tu, intanto, hai creduto. E questo, in un mondo che ha spesso smesso di farlo, è già una rivoluzione.
Frasi di Roberto Vecchioni sul coraggio
- “Avere paura è umano, ma il coraggio è vivere davvero.”
- “Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio e fiducia e ostentare meno menefreghismo.”
- “Sognando senza arrenderci, si può sbancare la roulette.”
- “Non è facile, ma chi cerca troverà.”
- “Se cadi giù, cado insieme a te.”
- “E la vita è così forte… pianterai un ulivo convinto ancora di vederlo fiorire.”
- “Non c’è nessuna notte che non abbia mai visto il giorno.”
- “Via, via, altre strade, altri mari, così che anche le stelle non mi conoscano.”
- “ Io sono stufo di chi ero perché tra tutti gli esseri in natura, solo agli uomini è dato di cambiare.”
- “È un’irriducibile attesa, una cocciutaggine del cuore che non vuole arrendersi alla linea del destino.”
- “Il cuore si abitua a ogni cosa.”
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