Roberto Vecchioni non è solo un cantautore. È un professore che ti interroga sulla vita, un poeta che smonta l’esistenza in endecasillabi e uno che, se gli chiedi com’è andata oggi, ti risponde con una metafora greca. È l’uomo che sa portare Omero al bar e farlo chiacchierare con Fabrizio De André. Uno che scrive canzoni come fossero lettere d’amore alla vita, anche quando la vita, diciamolo, fa un po’ schifo. Eppure, in tutto questo, c’è un filo che non si spezza mai: la speranza. Per Vecchioni non è un concetto da cioccolatino motivazionale, ma una presenza testarda, scomoda e fondamentale. Proprio come lui.
La speranza secondo Vecchioni: né zucchero, né veleno
Per Roberto Vecchioni la speranza non è un’illusione. È una compagna di viaggio, magari un po’ stonata, ma che non molla mai. Non è cieca, anzi: ha gli occhiali spessi, legge la realtà e sceglie comunque di crederci. Lo ha detto più volte, in interviste e libri, senza mezzi termini:
“Non c’è nessuna notte che non abbia mai visto il giorno.”
Una frase che può sembrare poetica (e lo è), ma che per lui è soprattutto una dichiarazione di resistenza esistenziale. Un modo per dire che anche quando ti tremano le ginocchia, anche quando la vita ti dà del tu solo per insultarti, non è finita finché non è finita. E forse nemmeno allora.
L’esperienza: tra dolore e luce
Vecchioni ha parlato di speranza soprattutto nei momenti più duri della sua vita. Come quando ha raccontato del figlio malato, del dolore che non si lascia spiegare, ma che si può solo attraversare. Non ha mai indossato la maschera del guru zen, anzi: ha sempre mostrato le crepe, le fragilità, la rabbia, ma insieme anche la voglia di cercare una luce.
Ne parla nei suoi testi, come in Chiamami ancora amore, ma anche nei suoi libri, come Il mercante di luce e La vita che si ama. Libri in cui mescola autobiografia, riflessioni filosofiche e un pizzico di ironia, perché – diciamolo – anche la speranza ha bisogno di farsi una risata ogni tanto.
“Non c’è nessuna notte…”: dietro la frase più vera che abbia mai scritto
La frase “Non c’è nessuna notte che non abbia mai visto il giorno” non è solo bella. È vera. È la sintesi del pensiero di Vecchioni: la notte può durare un’eternità, ma prima o poi il giorno arriva, magari con i capelli in disordine e l’alito cattivo, ma arriva.
Non è ottimismo, è ostinazione. Non è un “andrà tutto bene”, ma un “ti ci porto io, anche se a spinta”. È il modo vecchioniano di dirci: la disperazione non è un’opzione a lungo termine. La vita fa male, ma se sai aspettare, se sai guardare bene, tra una crepa e l’altra filtra sempre un po’ di luce.
Un professore che insegna la speranza, anche a chi ha smesso di cercarla
In un mondo che corre veloce, in cui sperare sembra un atto da ingenui, Vecchioni è rimasto lì, a ricordarci che c’è ancora bellezza, c’è ancora amore, c’è ancora tempo. E che non bisogna essere eroi per sperare, basta essere umani.
Con la sua voce un po’ roca, il suo sguardo malinconico e quel sorriso da chi ne ha viste tante, Roberto Vecchioni ci insegna che la speranza non è una fuga, ma una forma di coraggio. E se ogni notte può vedere l’alba, allora possiamo sopravvivere anche noi. Magari con una sua canzone in sottofondo.
Frasi di Roberto Vecchioni sulla speranza
- “Non c’è nessuna notte che non abbia mai visto il giorno.”
- “A me basta darti speranza, ma mi basta darti speranza…”
- “Finirà tutto e saremo molto più belli di prima e molto più innamorati di prima.”
- “Durante il giorno rimuovi attimi/ ma la notte è lì/e così la gioia, la speranza/ trovano una coltre, un rifugio”
- “Le parole non sono niente esiste se non ha nome, perché siamo noi a far esistere il mondo.”
- “Non smetteremo mai di cercare quello che ci ha fatto battere il cuore.”
- “Chi ama davvero sa aspettare, anche tutta la vita.”
- “Non si smette mai di amare, si cambia solo modo di farlo.”
- “Siamo fatti di ricordi. E se non li coltivi, muori due volte.”
- “La bellezza non è perfezione. È una crepa dove entra la luce.”
- “La felicità è un attimo, ma tu non te ne accorgi. La vivi e basta.”
- “Sogna, ragazzo sogna quando sale il vento nelle vie del cuore…”
- “Il cuore si abitua a ogni cosa, se ne possiamo avere un quarto, una metà soltanto, quella metà, quel quarto sono un tutto.”
- “Questa maledetta notte dovrà pur finire perché la riempiremo noi da qui di musica e di parole.”
- “Finché canto ti ho davanti, gli anni sono solo dei momenti.”
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