Frasi di Schopenhauer sulla vecchiaia, spiegano perché a volte ti sembra di non riconoscere i tuoi anziani genitori

Arthur Schopenhauer (1788 – 1860) non è mai stato il tipo da raccontarti che “la vita è bella”. Più che un ottimista, era un realista con il dono dell’ironia, e forse è proprio per questo che ancora oggi ci parla in modo così diretto. Per lui la vita non è un percorso in salita verso la saggezza e la serenità, ma una commedia (a volte una farsa) dove gli uomini recitano ruoli che, prima o poi, il tempo smaschera. Figlio di un ricco mercante e di una madre scrittrice, Schopenhauer ha vissuto sempre in bilico tra l’amore per la verità e l’insofferenza verso le ipocrisie del mondo. Diffidava dei salotti letterari, detestava Hegel e preferiva la compagnia dei suoi libri e del suo barboncino, Atman. Ma dietro quel carattere burbero e disincantato si nascondeva un uomo profondamente lucido, capace di guardare la vita con uno sguardo tagliente ma anche sorprendentemente umano.

Frasi di Schopenhauer sulla vecchiaia
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La vecchiaia secondo Schopenhauer: meno trucco, più verità

Nelle sue opere più note – in particolare nei Parerga e Paralipomena e negli Aforismi sulla saggezza della vitaSchopenhauer parla spesso della vecchiaia. E lo fa senza mezzi termini: invecchiare, per lui, non è una disgrazia, ma una forma di svelamento. Scrive:

Gli ultimi anni della vita sono come la fine di un ballo in maschera, quando le maschere cadono.”

Un’immagine potente, quasi teatrale, che ci fa capire come il filosofo vedesse la vecchiaia come il momento in cui l’illusione svanisce. Durante il “ballo” della vita, ci travestiamo di ruoli: il giovane ambizioso, il genitore perfetto, il professionista instancabile, il seduttore irresistibile. Ma col passare del tempo, il viso si rilassa, le energie si assottigliano, e il trucco non regge più. È allora che restiamo nudi davanti a noi stessi e agli altri.

La vecchiaia, per Schopenhauer, è il grande smascheramento: l’età in cui non abbiamo più la forza (o la voglia) di fingere. E in questa sincerità, sebbene a volte brutale, c’è anche una forma di libertà.

Quando non riconosciamo i nostri genitori anziani

La frase di Schopenhauer ci aiuta anche a capire un fenomeno che molti vivono con sorpresa e malinconia: quel momento in cui guardiamo i nostri genitori anziani e ci sembrano “altre persone”. Non è solo il tempo a cambiarli, è che la maschera è caduta.

Per decenni li abbiamo conosciuti nei loro ruoli: forti, protettivi, sempre un passo avanti. Poi, a un certo punto, quella sicurezza svanisce. Li vediamo fragili, silenziosi, talvolta spaventati. E restiamo spiazzati perché, per la prima volta, li vediamo per ciò che sono davvero: esseri umani, non più supereroi.

Schopenhauer direbbe che è proprio in quel momento che il “ballo in maschera” finisce. Non è una tragedia, ma una verità che si rivela. In fondo, la vecchiaia è il momento in cui tutti torniamo simili, senza costumi, senza gerarchie, solo persone che si guardano negli occhi dopo una lunga recita.

Schopenhauer oggi: meno lifting, più autenticità

Nel nostro tempo, ossessionato dall’eterna giovinezza, Schopenhauer suona quasi rivoluzionario. Ci ricorda che il volto segnato dalle rughe non è una sconfitta, ma una mappa: racconta la vita che abbiamo vissuto, le battaglie vinte e quelle perse.

Forse è questo il suo messaggio più attuale: smettere di nascondere la vecchiaia come se fosse una colpa. Perché, come direbbe lui, quando la musica si ferma e le maschere cadono, ciò che resta – finalmente – è la verità.

Frasi di Schopenhauer sulla vecchiaia

  1. Tutti desiderano arrivare alla vecchiaia, e quindi a una condizione di vita in cui si può dire: ‘Oggi va male, e ogni giorno andrà peggio, finché alla fine arriverà il peggiore di tutti.’”
  2. Un uomo deve essere invecchiato e aver vissuto a lungo per capire quanto la vita sia breve.”
  3. Solo nella vecchiaia gli uomini intelligenti raggiungono la loro espressione più sublime, mentre i loro ritratti giovanili mostrano solo i primi segni di essa.”
  4. La sera è come la vecchiaia: siamo languidi, loquaci, sciocchi. Ogni giorno è una piccola vita: ogni risveglio e levata è una piccola nascita, ogni mattina fresca una piccola giovinezza, ogni riposo e sonno una piccola morte.”
  5. Gli ultimi anni della vita sono come la fine di un ballo in maschera, quando le maschere cadono.”
  6. Nella vecchiaia, ogni giorno che viviamo ci dà una sensazione simile a quella che prova un condannato mentre si avvicina al patibolo.”
  7. Più viviamo, meno eventi ci sembrano degni di essere ricordati. Sempre meno cose ci colpiscono come abbastanza significative da restare nella memoria. E poiché la vita diventa più automatica, il tempo sembra volare.”
  8. Quando siamo giovani, pensiamo che la vita sia infinita. Ma man mano che invecchiamo, diventiamo più parsimoniosi con essa.”
  9. Durante tutta la vita siamo consapevoli solo del presente, ma verso la fine vediamo un lungo passato dietro di noi.”
  10. Ci sono due modi di raggiungere una grande età… si possono illustrare con due lampade: una brucia a lungo con poco olio perché ha uno stoppino sottile; l’altra brucia altrettanto a lungo, ma con uno stoppino grosso, perché ha molto olio che la alimenta.”

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