Frasi di Susanna Tamaro sulla vecchiaia, ti aiutano a non sentirti soffocato dagli atteggiamenti infantili dei tuoi vecchi

Susanna Tamaro è una di quelle autrici che non hanno bisogno di alzare la voce per farsi ascoltare. Le basta scrivere. E in quelle pagine, che siano romanzi, lettere o riflessioni, riesce sempre a infilare una verità che ci costringe a fermarci un attimo, respirare e dire: “Ecco, questo avrei voluto capirlo prima”. La Tamaro è così: schietta, lucida, profondamente umana. E quando parla di vecchiaia – un tema che molti evitano come fosse un invito a una cena noiosa – lo fa con una grazia ruvida, una poesia pragmatica, quel misto di tenerezza e realismo che la rende unica.

Frasi di Susanna Tamaro sulla vecchiaia

Susanna Tamaro: una voce delicata con lo spirito combattivo

Chi la segue da anni lo sa: Susanna Tamaro è una persona riservata, spesso allergica ai rumori del mondo, ai salotti letterari e ai social che chiedono di mostrarsi sempre brillanti. Lei preferisce il silenzio delle sue montagne, la natura, le passeggiate, la profondità delle relazioni autentiche.

Eppure, dietro questa apparente quiete, c’è una donna combattiva, che non teme di affrontare temi come fragilità, solitudine, malattia, morte. Sono temi scomodi, certo, ma la Tamaro non li considera un tabù. Per lei fanno parte del lungo viaggio della vita, quel cammino di cui non si può scegliere né la lunghezza né il terreno, ma almeno si può provare a scegliere lo stile con cui lo si percorre.

La vecchiaia secondo Susanna Tamaro

Nel tempo ha parlato più volte dell’invecchiare, soprattutto attraverso le sue protagoniste mature o i suoi scritti autobiografici. Una delle frasi più potenti che ci ha regalato riguarda proprio il parallelismo tra anzianità e infanzia:

L’infanzia e la vecchiaia si assomigliano. In entrambi i casi si è piuttosto inermi, e questo permette di vivere con una sensibilità senza schemi, aperta.”

Questa frase non è soltanto una riflessione letteraria, ma una lente per guardare i nostri anziani in modo diverso. Per Susanna Tamaro, l’invecchiamento non è un declino, né un lento spegnersi. È una trasformazione. È un ritorno all’essenziale, come se la vita, alla fine del suo itinerario, ci restituisse alle origini, agli sguardi spalancati e fragili dei bambini.

È per questo che dice che l’infanzia e la vecchiaia si toccano: entrambe sono fasi in cui il mondo diventa troppo grande, troppo veloce, troppo rumoroso. Si perde qualche pezzo per strada – la memoria, la sicurezza, la forza – ma si guadagna qualcosa di prezioso: una sensibilità più libera, meno interessata alle convenzioni, più istintiva. Aperta, appunto.

I consigli impliciti di Susanna Tamaro

Susanna Tamaro non dà mai ricette pronte, non è il tipo da “dieci regole per accettare l’invecchiamento dei tuoi”, ma dalle sue parole emerge un consiglio chiaro: guardare i nostri anziani con meno pretese e più compassione. Se capiamo che la vecchiaia somiglia all’infanzia, allora certi atteggiamenti che oggi ci irritano – la ripetitività, le manie, le paure assurde, i capricci più o meno consapevoli – diventano più comprensibili. Non spariscono, eh, non facciamo miracoli: ma li guardiamo con un occhio diverso.

Dopotutto, se un bambino ripete la stessa domanda dieci volte, ci sembra quasi dolce. Quando lo fa nostra madre ottantenne, invece, ci sale un fumo interiore degno di un vulcano in attività. Eppure, come suggerisce la Tamaro, quella fragilità è la stessa: un bisogno di sentirsi al sicuro, ascoltati, accolti.

Una frase che aiuta anche noi

La bellezza della frase di Susanna Tamaro sta proprio nella sua capacità di rimetterci in riga senza farci la morale. Se accettiamo che i nostri genitori anziani stanno tornando, in un certo senso, “alla loro infanzia”, allora possiamo concederci il lusso di non prendercela sempre. Possiamo respirare, contare fino a dieci e ricordarci che, se oggi sono più vulnerabili, è perché la vita li ha scorticati, alleggeriti, riportati a una forma più pura di umanità.

E magari, invece di vedere solo ostacoli, possiamo scoprire un nuovo modo di stare accanto a loro. Più lento, più morbido, più reale. Un modo che la Tamaro, con la sua scrittura limpida e tagliente, sembra indicarci da anni senza mai alzare la voce.

Frasi di Susanna Tamaro sulla vecchiaia

  1. L’infanzia e la vecchiaia si assomigliano. In entrambi i casi, si è piuttosto inermi, e questo permette di vivere con una sensibilità senza schemi, aperta.”
  2. La vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio di tempo che conta bensì la capacità di trovare un centro.”
  3. Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così potrai coprirti di fiori e frutti.”
  4. Ci siamo dimenticati dell’importanza di invecchiare.”

Leggi altre frasi celebri di Susanna Tamaro e le frasi celebri sulla vecchiaia