Lev Tolstoj non era uno scrittore qualsiasi. Era un uomo che si alzava all’alba per arare i campi e poi scriveva capolavori. Uno che rifletteva sull’esistenza con la stessa intensità con cui noi oggi cerchiamo il Wi-Fi. Ma soprattutto, era uno che il tempo non lo sprecava: lo studiava, lo affrontava, lo viveva. E alla fine gli diede anche un posto d’onore in una delle sue frasi più celebri: “I due guerrieri più potenti sono la pazienza e il tempo.” Già, perché Tolstoj il tempo non lo vedeva come una clessidra che si svuota, ma come un alleato invisibile, silenzioso, testardo. Uno che non ha fretta, ma che arriva sempre. E spesso… vince.
Tolstoj, l’uomo che aveva un appuntamento fisso con l’eternità
Lev Nikolaevič Tolstoj nacque nel 1828 in Russia, in una tenuta da romanzo. Ma non fu un nobile pigro: tra le sue imprese, oltre a Guerra e Pace e Anna Karenina, ci furono viaggi, crisi esistenziali, barcollamenti spirituali e persino un tentativo di vivere come un contadino. Non proprio la classica vita d’artista con la sciarpa svolazzante.
Tolstoj era ossessionato da concetti come verità, fede e tempo. Ma non il tempo dei pendoli o degli orologi da taschino. No, il suo era un tempo “filosofico”, quello che ti fa riflettere la notte su chi sei, cosa stai facendo e se non era meglio un’osteria che una rivoluzione spirituale.
Pazienza e tempo: due guerrieri con le scarpe grosse
Ma torniamo alla frase:
“I due guerrieri più potenti sono la pazienza e il tempo.”
Non è solo una massima da tatuarsi sul bicipite o da postare su Instagram. È una dichiarazione di guerra alla frenesia, alla fretta, alla mania moderna del “tutto e subito”.
Tolstoj sapeva che le rivoluzioni vere, quelle dell’anima e della società, non si fanno in una notte. Servono anni, magari decenni. E la pazienza, insieme al tempo, è l’unica alleata per vedere germogliare ciò che oggi sembra solo fango.
Per lui, la pazienza non era passività. Era resistenza attiva, fede cieca nel processo. Il tempo, invece, era quel giudice severo ma giusto che, alla lunga, sistema le cose. Come dire: tu corri pure, io cammino… ma ci arrivo.
Il tempo oggi? Tolstoj lo avrebbe preso a badilate
Diciamolo: oggi la frase di Tolstoj su pazienza e tempo sarebbe accolta con uno scroll di spalle e un “sì ok, ma intanto fammi arrivare a 10.000 follower”. Viviamo nell’epoca della gratificazione immediata, del multitasking isterico, delle notifiche continue. Pazienza? È una bestemmia. Tempo? È solo quello che manca.
Eppure, proprio per questo, le parole di Tolstoj suonano come una rivoluzione. Un invito a rallentare, a guardare in faccia le cose, a lasciarle maturare. A capire che spesso le guerre della vita non si vincono con la forza… ma con l’attesa.
Una vittoria lenta ma sicura
Tolstoj ci ha lasciato in eredità un’idea del tempo come alleato silenzioso. Non serve fare tutto adesso, non serve avere tutto subito. Serve fidarsi. Del tempo, della pazienza, del fatto che la verità – quella vera – non ha l’ansia di arrivare prima degli altri.
E se oggi ti senti indietro, se hai la sensazione che tutto ti stia passando davanti, ricordati di questi due guerrieri. Sono lenti, silenziosi, poco glamour. Ma sono anche invincibili.
Come direbbe proprio lui: aspetta… e vedrai.
Frasi di Tolstoj sul tempo
- “I due guerrieri più potenti sono la pazienza e il tempo.”
- “Il più forte di tutti i guerrieri è il Tempo. Conquista tutto, e conquista senza combattere.”
- “Tutto arriva a tempo a chi sa aspettare.”
- “Puoi rimandare, ma il tempo no.”
- “C’è un solo momento importante: ora! È il momento più importante perché è l’unico momento in cui abbiamo potere.”
- “Meno vivi nel passato, più sei vivo nel presente.”
- “La vera vita si vive quando avvengono piccoli cambiamenti.”
- “In un tempo infinito, in una materia infinita, in uno spazio infinito, si forma una bolla vivente, e quella bolla dura un po’ e poi scoppia, e quella bolla sono io.”
- “La pazienza è aspettare. Non aspettare passivamente… I due guerrieri più potenti sono la pazienza e il tempo.”
- “Le persone di intelligenza limitata amano parlare di “questi tempi”, immaginando di aver scoperto e valutato le peculiarità di “questi tempi” e che la natura umana cambi con i tempi.”
- “La primavera è il tempo dei progetti e dei piani.”
- “Cogli i momenti di felicità, ama ed essere amato! Questa è l’unica realtà nel mondo, tutto il resto è follia.”
- “Scese, cercando di non guardarla a lungo, come se fosse il sole, eppure la vedeva, come il sole, anche senza guardare.”
- “Qualcosa nello spirito umano sopravviverà e prevarrà… una piccola luce brillante che arde nel cuore dell’uomo e che non si spegnerà, qualunque sia l’oscurità del mondo.”
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