Umberto Eco non è stato solo un intellettuale colto da far tremare i polsi, ma anche un uomo capace di parlare di tutto – dal Medioevo ai social network – con ironia e lucidità. Professore, scrittore, semiologo, amante dei libri al punto da perdersi nella propria biblioteca, Eco riusciva a far convivere dentro di sé il filosofo e il bambino curioso. Dietro la barba e gli occhiali da studioso, c’era un uomo che sapeva ridere, e soprattutto pensare alla bellezza senza prenderla troppo sul serio. Perché per lui la bellezza non era solo nelle opere d’arte o nei volti perfetti, ma anche nei dettagli quotidiani, nelle imperfezioni e nei significati nascosti delle cose.
La bellezza secondo Umberto Eco: una questione di equilibrio
Umberto Eco ha scritto della bellezza in modo magistrale nel suo libro Storia della bellezza (2004), dove ripercorre secoli di estetica, da Platone ai pubblicitari contemporanei. Ma, come ogni buon filosofo che si rispetti, non si è limitato a raccogliere immagini e teorie: ha anche detto la sua.
Per lui, la bellezza è qualcosa che provoca un piacere disinteressato. In altre parole: è bello ciò che ci fa stare bene anche se non possiamo averlo. È il piacere di guardare un tramonto sapendo che non ci appartiene, o di ammirare un’opera d’arte senza volerla staccare dal muro per portarsela a casa.
Ed è qui che arriva la sua celebre frase:
“È bello qualcosa che, se fosse nostro, ci rallegrerebbe, ma che rimane tale anche se appartiene a qualcun altro.”
Un pensiero raffinato, filosofico, profondo. Ma anche, diciamocelo, un po’ crudele quando desideriamo ardentemente qualcosa che non possiamo avere, come quella giacca, quel quadro o quella persona.
Filosofia estetica e un pizzico di malizia: come usare Eco per ottenere ciò che vogliamo
Ora, immagina la scena: la tua amica sfoggia una borsa stupenda, quella che hai sognato per mesi. La guardi, sospiri e le citi Eco con aria colta: “Sai, cara, Umberto Eco diceva che è bello qualcosa che ci rallegrerebbe se fosse nostro…”, pausa teatrale, “…ma che resta bello anche se appartiene a qualcun altro.” A questo punto, puoi aggiungere un sorriso filosofico e concludere: “Certo, Eco aveva ragione. Ma quanto sarebbe più bello se appartenesse a me?”
Un piccolo colpo di genio: hai appena trasformato una citazione colta in un’arma di seduzione intellettuale. Se lei ride, forse sei a un passo dal tuo obiettivo. Se invece ti risponde che Eco parlava di bellezza universale, non personale… beh, almeno hai dimostrato di avere gusto, cultura e senso dell’umorismo.
L’insegnamento nascosto di Umberto Eco: amare senza possedere
Battute a parte, il messaggio di Umberto Eco è più attuale che mai. Viviamo in un mondo in cui tutto sembra esistere solo se possiamo comprarlo, postarlo o mostrarlo. Eco ci ricorda che la bellezza autentica è libera dal possesso: esiste per il solo fatto di essere, non perché la mettiamo nel carrello o sul profilo Instagram.
Questa idea, se ci pensi, è anche una forma di libertà: ci permette di godere delle cose senza ansia, senza invidia, senza competizione.
Il bello della bellezza (anche quando non è nostra)
Umberto Eco ci ha insegnato che la bellezza non si misura in metri quadrati, etichette o proprietà. È un’emozione che si rinnova ogni volta che la guardiamo, anche se appartiene a qualcun altro. Certo, può essere frustrante. Ma imparare a gioire per ciò che non possediamo ci rende, in fondo, un po’ più saggi.
E se poi proprio non resisti, puoi sempre citare Eco con aria malinconica davanti a quella borsa meravigliosa e dire: “Sarebbe bello, sì… ma sarebbe ancora più bello se fosse mio.” Chissà, magari il potere della filosofia ti regala un accessorio nuovo.
Frasi di Umberto Eco sulla bellezza
- “La bellezza del cosmo è data non solo dalla unità nella varietà, ma anche dalla varietà nell’unità.”
- “È bello qualcosa che, se fosse nostro, ci rallegrerebbe, ma che rimane tale anche se appartiene a qualcun altro.”
- “Queste forme di passione, gelosia, voglia di possesso, invidia o avidità, non hanno nulla a che fare col sentimento del Bello.”
- “Il senso della Bellezza è diverso dal desiderio.”
- “Ci troviamo di fronte ad un politeismo della bellezza: non c’è una bellezza unica e lo stesso avviene per la bruttezza.”
- “La bellezza è un valore che si costruisce attraverso la cultura e la storia.”
- “La bellezza non è una qualità intrinseca degli oggetti, ma una relazione tra l’oggetto e l’osservatore.”
- “La bellezza è il risultato di un equilibrio tra ordine e disordine.”
- “La bellezza è un concetto che cambia nel tempo e nello spazio.”
- “La bellezza è un valore che si costruisce attraverso la cultura e la storia.”
Leggi altre frasi celebri di Umberto Eco e le frasi celebri sulla bellezza