Vittorino Andreoli è uno psichiatra, scrittore e uomo di pensiero che ha passato la vita a osservare l’essere umano, nelle sue fragilità e nelle sue grandezze. Non parla mai con i toni del “guru” o del politico in giacca e cravatta: ha la capacità rara di spiegare concetti profondi con parole semplici, e spesso anche scomode. Uno dei suoi bersagli preferiti? Il potere, quella calamita irresistibile che attrae e corrompe, che divide le persone e che, se non tenuto a bada, può distruggere relazioni, affetti e perfino la nostra capacità di essere felici.
Vittorino Andreoli e il potere: un male sociale
Per Vittorino Andreoli, il potere non è un premio da conquistare, ma un virus da cui difendersi. Non a caso scrive:
“Il potere è la più grande malattia sociale.”
Una malattia che non colpisce solo chi comanda, ma anche chi subisce, perché il potere funziona sempre a due: chi lo esercita e chi lo accetta. E in questo rapporto malato nasce la frustrazione, l’illusione che il valore di una persona dipenda dal denaro o dal successo.
La frase che brucia
“Il potere è una malattia che cerca di guarire aumentandosi.”
Qui Andreoli è chirurgico: il potere non sa fermarsi. Chi lo assaggia ne vuole sempre di più, come una droga. E proprio come una droga, il potere non guarisce, ma peggiora la dipendenza. È come dire: “Ho sete, quindi bevo acqua salata.” Risultato? Più sete, più bisogno, più ossessione.
Questa visione può sembrare cupa, ma in realtà ci offre un’arma preziosa anche nella vita di tutti i giorni. Immagina tuo marito che cerca di conquistarti solo con regali costosi o con il suo “status”: ecco, spiegagli che Andreoli ha già fatto la diagnosi. Non funziona. Il potere non compra l’amore, anzi rischia di farlo ammalare.
Non siamo cartellini del prezzo
Un’altra frase di Vittorino Andreoli colpisce dritto al cuore:
“Il potere ha come simbolo il denaro, quanto vale l’altro. Ognuno di noi non ha attaccato addosso il cartellino del prezzo dell’abito, ma quello che vale!”
Ecco la differenza sostanziale: il denaro misura le cose, non le persone. Se tuo marito pensa di impressionarti solo con lo stipendio o con la macchina nuova, ricordagli che tu non sei un vestito in saldo con un’etichetta appesa. Tu sei un essere umano con bisogni affettivi, emotivi, essenziali.
Il consiglio che vale più dell’oro
Vittorino Andreoli ci invita a riscoprire i bisogni essenziali: amore, ascolto, rispetto, intimità vera. La società ci spinge a credere che contino potere e successo, ma questa è una grande illusione. Perciò, se vuoi spiegare al tuo partner perché non basta il conto in banca a farti innamorare, puoi citare proprio lui:
- il potere è malattia;
- il denaro è solo un simbolo;
- il valore di una persona non sta nel potere che esercita, ma nella capacità di amare e rispettare.
Il vero antidoto al potere
Il bello delle riflessioni di Vittorino Andreoli è che non si fermano alla critica. Ci spinge a guardarci dentro: vuoi davvero una relazione fondata sul ricatto del denaro e del potere? O preferisci un amore che nasce dall’ascolto reciproco? La risposta, in fondo, è semplice: il potere ammala, l’amore guarisce.
Frasi di Vittorino Andreoli sul potere
- “Il potere è la più grande malattia sociale.”
- “Il potere è una malattia che cerca di guarire aumentandosi, perché chi ha potere ne vuole sempre di più.”
- “Il potere ha bisogno dell’altro, di tutti noi, per soggiogarci, e questo genera un senso di frustrazione.”
- “La nostra società è composta da persone che hanno dimenticato i loro bisogni essenziali, e si è fondata sulla cultura del potere e del successo.”
- “Il potere ha come simbolo il denaro, quanto vale l’altro.”
- “Ognuno di noi non ha attaccato addosso il cartellino del prezzo dell’abito, ma quello che vale!”
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