Vittorino Andreoli non è solo uno dei più famosi psichiatri italiani, ma anche un maestro nell’osservare le stranezze del cuore umano. Tra le tante cose di cui parla -dalla follia all’amore, dalla famiglia alla società – c’è una che sembra semplice, ma non lo è affatto: chiedere scusa. Per lui, le scuse non sono un gesto di debolezza, ma un vero atto di coraggio e intelligenza emotiva. E forse, se impariamo a farle nel modo giusto, possiamo salvare molte relazioni… e anche qualche momento di serenità per noi stessi.

Chi è Vittorino Andreoli
Vittorino Andreoli è conosciuto per il suo stile diretto, un po’ irriverente, ma sempre chiaro. Nei suoi libri e nelle interviste, osserva l’animo umano senza giri di parole. Sa mettere a nudo le contraddizioni delle persone, e lo fa con un tocco di ironia che fa sorridere, anche quando il tema è serio. Parlare di scuse con lui non significa fare la morale: significa imparare a riconoscere i nostri errori, senza drammi esagerati, ma con onestà e cuore.
Perché le scuse sono così importanti
Secondo Vittorino Andreoli, tendiamo a maltrattare soprattutto le persone a cui vogliamo bene. Strano ma vero: quelli che amiamo di più sono spesso i primi a subire le nostre stizzosità, i nostri nervosismi, i nostri sbalzi d’umore. Dice:
“Noi maltrattiamo in modo particolare le persone a cui vogliamo bene.”
E proprio per questo, aggiunge:
“Le persone a cui dovremmo chiedere scusa sono soprattutto quelle a cui vogliamo bene.”
Questa frase è una specie di sveglia gentile: ci ricorda che chiedere scusa non è tanto per noi stessi, quanto per chi ci sta vicino e che rischia di soffrire per colpa nostra. È un invito a fare il passo più difficile ma più necessario: ammettere di aver sbagliato verso chi amiamo.
Come trovare il coraggio di chiedere scusa
A volte sembra difficile, vero? Ammettere un errore, soprattutto verso chi amiamo, mette in gioco il nostro orgoglio. Ma pensiamo alla frase di Andreoli: “Le persone a cui dovremmo chiedere scusa sono soprattutto quelle a cui vogliamo bene.”
È un promemoria potente: se ci teniamo a qualcuno, vale la pena superare l’imbarazzo, mettere da parte il fastidio e dire quel semplice “mi dispiace”. È un atto di rispetto, di amore, e anche di intelligenza emotiva. In fondo, riconoscere i nostri sbagli non ci rende deboli: ci rende umani.
Le scuse sono come ponti
Vittorino Andreoli ci ricorda che le scuse sono molto più di parole: sono ponti che costruiscono o riparano relazioni, e che spesso dobbiamo tendere verso chi più amiamo. La prossima volta che senti il peso di un rimorso, pensa alle sue parole e trova il coraggio di chiedere scusa. Potresti scoprire che, alla fine, farlo non è solo un regalo per gli altri, ma anche per te stesso.
Frasi di Vittorino Andreoli sulle scuse
- “Le persone a cui dovremmo chiedere scusa sono soprattutto quelle a cui vogliamo bene.”
- “Noi maltrattiamo in modo particolare le persone a cui vogliamo bene.”
- “Dovremmo chiedere scusa alle persone che vivono con noi, qualche volta anche ai figli, i quali pure qualche volta devono chiedere scusa ai genitori.”
- “La grande tristezza viene quel giorno per cui forse eravamo poco sereni e abbiamo trattato male una persona che invece ci vuole bene.”
Leggi altre frasi celebri di Vittorino Andreoli e le frasi celebri sulle scuse