Frasi dissacranti di Giulio Andreotti sulla vita, risponderai a tono a tutti i buonisti: sarai più odiato, ma con stile

C’è chi ha fatto la storia, chi l’ha subita e chi, come Giulio Andreotti, pare l’abbia scritta, corretta, firmata con discrezione e poi archiviata. Il 6 maggio 2013 moriva uno degli uomini più discussi e al tempo stesso più influenti del Novecento italiano. Sette volte Presidente del Consiglio, 21 volte ministro (record mondiale), senatore a vita, ma anche protagonista di romanzi, film, battute e barzellette. Andreotti non è stato solo un politico, è stato un personaggio. E soprattutto, è stato un uomo che della vita aveva una visione tutta sua: disincantata, pragmatica e con una vena d’ironia tagliente come una stilettata ben assestata.

frasi dissacranti di Giulio Andreotti sulla vita

L’uomo che sussurrava alla Repubblica

Nato a Roma nel 1919, Andreotti era già consigliere fidato di De Gasperi a poco più di 25 anni. Da lì, una scalata inarrestabile fatta di equilibri, mediazioni e silenzi molto eloquenti. Era il “migliore” nel muoversi tra correnti, intrighi, Vaticano e servizi segreti.

Amava definirsi “un uomo normale”, ma di normale aveva ben poco. La sua normalità era il potere, esercitato con stile freddo, controllato e senza fronzoli. Sempre in giacca e cravatta, sempre impassibile. Una battuta famosa diceva che “Andreotti non ha un profilo, ha un’ombra”.

La vita, secondo Giulio

Ma cosa pensava Andreotti della vita? Lui, che aveva visto e vissuto tutto: dalla nascita della Repubblica alla guerra fredda, da Moro a Mani Pulite? La risposta ce la dà lui stesso, con una delle sue celebri massime:

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.”

Dietro l’ironia, c’era un uomo profondamente realista. Per Andreotti la vita non era un romanzo, ma un gioco di scacchi. Da vivere con prudenza, intelligenza e pazienza.
In più occasioni ribadiva che “il potere logora… chi non ce l’ha”, una frase che riassumeva perfettamente la sua visione cinica e concreta dell’esistenza. Non si trattava di essere buoni o cattivi, ma efficaci.

Vita privata? Poco, pochissimo

Sposato con Livia Danese per oltre 60 anni, padre di quattro figli, Andreotti ha sempre tenuto la famiglia lontana dai riflettori. Non perché non ci tenesse, ma perché, come diceva, “la riservatezza è una forma di difesa”.

Uomo di fede, praticava la religione con discrezione ma costanza. E amava il cinema (in particolare La corazzata Potëmkin, anche se probabilmente avrebbe trovato Fantozzi più simpatico).

Una vita vissuta con ironia

Andreotti non era divertente. Era divinamente ironico. Quando gli chiedevano se fosse lui a comandare in Italia, rispondeva:

Io non ho mai avuto il potere. Al massimo, ho avuto l’illusione di amministrarlo.”

Un’altra volta, a chi lo accusava di avere rapporti con la mafia, disse:

Se avessi davvero tutti i poteri che mi attribuiscono, chi mi accusava sarebbe sparito da tempo.”

Un suo collaboratore raccontò che, durante una seduta alla Camera, mentre infuriava il dibattito sul divorzio, lui sussurrò: “Io sono contrario al divorzio… ma mia moglie è contraria al matrimonio.”

La sua figura era talmente cinematografica da ispirare Paolo Sorrentino per Il Divo, dove Toni Servillo lo interpreta con uno sguardo glaciale e una camminata da Nosferatu. Un’immagine che mescola reverenza e timore, e che racconta più della biografia ufficiale.

Giulio Andreotti: tutto e il contrario di tutto

Giulio Andreotti è stato tutto e il contrario di tutto. Per alcuni un genio della politica, per altri un simbolo del lato oscuro della Repubblica. Ma nessuno può negare che fosse un uomo dalla mente affilata e dallo spirito pungente.

Il 6 maggio non si ricorda solo la sua morte: si ricorda anche che, nel bene o nel male, certi uomini non passano. Restano, nell’ombra o nei libri di storia. E, nel suo caso, anche nei libri di aforismi.

Come disse una volta:

La morte? Non mi preoccupa. Mi preoccupa l’aldilà: temo che là non ci siano correnti da guidare.”

15 frasi dissacranti di Giulio Andreotti sulla vita

  1. Meglio tirare a campare che tirare le cuoia.”​
  2. Considero il sopravvivere una grazia di Dio.”​
  3. Non basta avere ragione: bisogna avere anche qualcuno che te la dia.”​
  4. A parte le guerre puniche, mi viene attribuito veramente tutto.”​
  5. Se fossi nato in un campo profughi del Libano, forse sarei diventato anch’io un terrorista.”​
  6. La cattiveria dei buoni è pericolosissima.”​
  7. L’umiltà è una virtù stupenda. Ma non quando si esercita nella dichiarazione dei redditi.”​
  8. Il potere logora chi non ce l’ha.”​
  9. A parlare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina.”​
  10. Vi è un genere pericoloso di numismatici: i collezionisti di moneta corrente.”​
  11. Amo talmente la Germania, che preferisco ne restino due.”​
  12. I miei amici che facevano sport sono morti da tempo.”​
  13. Ci sono pazzi che credono di essere Napoleone e pazzi che credono di poter risanare le ferrovie dello Stato.”​
  14. Dite sempre la verità, ma – salvo che nelle aule di giustizia – non dite mai tutta la verità. È scomodo e spesso arreca dolore.”​
  15. Chi non vuol far sapere una cosa, in fondo non deve confessarla neanche a se stesso, perché non bisogna mai lasciare tracce.”

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