Eduardo De Filippo non era solo un attore. Era un’istituzione. Una specie di monumento vivente alla napoletanità più profonda, ma anche alla vita vera, quella che puzza di minestrina, bollette e sogni sgualciti. Nato il 24 maggio 1900, ha attraversato il secolo raccontando le nostre miserie con ironia e una malinconia che non chiedeva scusa a nessuno. Eduardo è stato attore, regista, sceneggiatore, poeta e drammaturgo, ma prima di tutto è stato un uomo che non ha mai smesso di osservare la vita – la sua e quella degli altri – con occhi spietatamente sinceri.
La vita, per Eduardo, era ‘na fatica… ma pure ‘na commedia
Se c’è una parola che riassume il modo in cui Eduardo vedeva la vita, è “teatro”. Non perché fosse tutto finto, ma perché ogni giornata era una messa in scena tra drammi, equivoci e colpi di scena. In una celebre intervista disse:
“Gli uomini recitano da sempre, solo che lo fanno senza copione e senza sapere quando andrà in scena l’ultimo atto.”
Ne ha parlato nei suoi testi, certo, ma anche nei suoi silenzi. Pensiamo a Napoli milionaria, con quel finale che è un pugno nello stomaco e carezza nell’anima:
“Adda passà ‘a nuttata.”
Una frase diventata proverbiale, che racchiude tutta la filosofia eduardiana: la vita fa male, ma passa. E dopo la notte c’è sempre una mattina, anche se con le tapparelle abbassate.
Un uomo di poche parole… e tantissimi monologhi
Eduardo era un uomo schivo, non amava le luci dei riflettori quando non era sul palco. Ma quando parlava – o meglio, scriveva – lo faceva per incidere. Con le sue commedie ha messo a nudo le ipocrisie familiari, la povertà, l’onore, la dignità, ma anche le miserie quotidiane che tutti ci portiamo dietro.
Non era un moralista, né un predicatore. Era un osservatore. E anche un grande ascoltatore. Raccoglieva la voce dei vicoli, dei bar, dei cortili, e la portava sul palco con una naturalezza disarmante.
Eduardo e la vita privata: ‘na commedia pure quella
Nato figlio illegittimo del commediografo Eduardo Scarpetta, crebbe tra fratelli veri e fratellastri di scena. Una vita segnata da dolori personali, tra cui la tragica morte del figlio Luca a soli 13 anni, che Eduardo visse come una ferita mai rimarginata. Un evento che lo cambiò profondamente, rendendolo ancora più riflessivo e introspettivo.
Nonostante tutto, non smise mai di scrivere, anzi: il dolore diventò carburante per le sue opere. Una forma di resistenza poetica, potremmo dire. E chissà, forse anche un modo per curarsi.
Eduardo e le sue frasi: quando la verità ti fa ridere… o ti schiaffeggia
Chi non ha mai sentito una frase di Eduardo senza sapere che fosse sua? Oltre alla celebre “adda passà ‘a nuttata”, ha regalato perle come:
“Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.”
O ancora:
“Te piace ‘o presepe? E allora fatte ‘a croce.”
Una Napoli magica, scaramantica, ma sempre lucida. Eduardo prendeva in giro il mondo senza mai prenderne le distanze. Ci stava dentro fino al collo, e da lì scriveva.
Un’eredità che nun se po’ scurda’
Oggi, a distanza di decenni dalla sua morte (avvenuta nel 1984), Eduardo continua a essere una voce presente, attuale, necessaria. Lo trovi nei meme su Facebook, nelle frasi scritte sui muri, nelle battute che fanno ridere e pensare. E non c’è attore napoletano – o italiano – che non abbia rubato un po’ di Eduardo per imparare a stare in scena.
Perché, diciamocelo, Eduardo De Filippo era la vita fatta persona. E la sua vita, come le sue commedie, era un continuo oscillare tra il tragico e il comico, tra il riso e la lacrima. Proprio come la nostra.
E allora buon compleanno, Eduardo. Ci manchi, ma ci sei. E finché ci sarà qualcuno che dirà “adda passà ‘a nuttata”, tu sarai lì, dietro le quinte, con un sorriso amaro e un applauso silenzioso.
15 frasi sulla vita di Eduardo De Filippo
- “Gli esami non finiscono mai.”
- “Adda passà ‘a nuttata.”
- “La vita è un sogno, ma sognare è vivere davvero.”
- “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.”
- “Ogni anno a Natale siamo più poveri d’illusioni e più ricchi di malinconie.”
- “Si nasce e si muore da soli. In mezzo c’è la vita, che è meglio viverla con qualcuno.”
- “La vita, a volte, è una commedia recitata da attori stanchi.”
- “Chi ha da fare non ha tempo per piangere.”
- “La solitudine è un fatto serio, ma non sempre è un male.”
- “Nella vita ci vuole coraggio. Il coraggio di essere se stessi.”
- “La vita è fatta di atti unici e irripetibili, come a teatro.”
- “La vera saggezza è sapere quando è il momento di restare zitti.”
- “Chi non ha mai sofferto, non sa niente della vita.”
- “La commedia è finita, ma la vita continua… finché dura.”
- “Non si può capire la vita se non si ha il coraggio di guardarla in faccia.”
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