La frase di Crepet sulle abitudini che ti cambierà la vita: “La ricerca della felicità risiede nel coraggio di cambiare”

Paolo Crepet non è solo uno psichiatra, sociologo e saggista: è un personaggio capace di stuzzicare, provocare, scuotere. Uno che la parola “abitudine” non la tratta come una coperta di Linus, ma come un possibile anestetico dell’anima. Le sue riflessioni sui cambiamenti parlano a chiunque si sia trovato, almeno una volta, a recitare una parte che non piace più. E se c’è una cosa che Crepet ripete da anni, è che cambiare è difficile, scomodo e pure improbabile… ma è anche l’unica via per respirare davvero.

La frase di Crepet sulle abitudini che cambia la vita

Chi è Paolo Crepet: l’uomo che non sopporta il “copia e incolla”

Crepet ha fatto della sua esperienza clinica un osservatorio privilegiato dell’animo umano. Nei suoi libri, nelle interviste, nei talk televisivi, insiste su un punto: l’essere umano tende alla conservazione come una tartaruga al guscio. Solo che, a differenza della tartaruga, noi poi ci lamentiamo perché la vita non ci emoziona più.

Le abitudini, per Crepet, sono una specie di sonnifero ben confezionato. Piacevole, certo, ma tremendamente pericoloso se diventa il nostro rifugio quotidiano. Non è un caso che dica che “bloccarsi per paura dei cambiamenti è trascorrere la vita in cantina”. E in effetti, rimanere nelle proprie abitudini è un po’ come arredare la cantina e fingere che sia un attico con vista: rassicurante, ma pur sempre buio.

Crepet e il tema delle abitudini: perché ci incolliamo a ciò che ci spegne

Nei suoi libri e incontri pubblici, Crepet parla spesso delle abitudini come di meccanismi che rischiano di rubarci la creatività, la vitalità e persino un po’ di coraggio. Ripete che “non aver paura di cambiare, è l’unica costante nella vita”, ma sa bene che questa è una frase che tutti applaudono e quasi nessuno applica.

Per lui, cambiare non è un vezzo spirituale e nemmeno un esercizio di moda. È una necessità biologica, psicologica, emotiva. I cambiamenti – dice – “sono spinte”. Possono includere sacrifici e rischi, certo, ma la staticità, al contrario, ha un tasso di erotismo pari a quello di un libretto di istruzioni. E infatti aggiunge che “il ‘copia e incolla’ è a basso rischio, ma è anche a bassissimo tasso di erotismo.” Tradotto: continuare a ripetere la stessa vita ogni giorno può essere comodo, ma non ci farà mai brillare gli occhi.

La frase di Crepet che ci mette davanti allo specchio

La cosa più difficile e improbabile è proprio cambiare. Eppure la ricerca della felicità non risiede nel conservare, ma nel coraggio di modificare il corso degli eventi.”

Questa frase è la sintesi perfetta della sua visione. Cambiare è difficile, certo. Fa paura, ovvio. E spesso neppure sappiamo da dove cominciare. Ma Crepet ci avverte che la felicità non si trova nelle abitudini che non mettiamo più in discussione, né nei giorni tutti uguali che chiamiamo “tranquillità”. Siamo noi, non il destino, a dover prendere in mano il timone. E se l’idea ci intimorisce, lui ci risponde con un’altra provocazione:

Meglio buttare via il vecchio copione che recitare per sempre una parte che non ci piace più.”

E come dargli torto? Quanti continuano a interpretare la stessa scena, lo stesso lavoro, la stessa relazione, solo perché “ormai è così”? Crepet ci ricorda che l’“ormai” è un guinzaglio travestito da prudenza.

Perché le sue parole ci servono

Chi ascolta Crepet spesso prova un misto di fastidio e sollievo. Fastidio perché è difficile sentirsi dire che siamo noi a bloccare la nostra vita. Sollievo perché, nel momento in cui lo accettiamo, capiamo di avere anche il potere di sbloccarla. La sua frase sul coraggio di modificare il corso degli eventi ci è utile perché ci obbliga a una domanda semplice e dolorosamente onesta: sto vivendo, o sto solo conservando?

Se qualcosa nella nostra vita non ci rende felici – un’abitudine che ci spegne, una situazione che ci prosciuga, un copione che non sentiamo più nostro – il cambiamento non è un lusso, ma una liberazione. E Crepet ce lo sbatte in faccia con l’eleganza di chi sa usare le parole come una carezza… o come una scossa elettrica. A seconda di quanto siamo pronti.

Perché dovremmo ascoltare Crepet

Viviamo, dice lui, “in un paese che ha paura di cambiare. Che preferisce restaurare anziché ricostruire. Che educa i giovani alla prudenza e non al sogno.”

Forse è proprio per questo che le sue parole risuonano così forte: ci ricordano che la vita è troppo breve per passarla in cantina, troppo preziosa per dedicarla al “copia e incolla”, troppo nostra per vivere un copione già scritto. Cambiare fa tremare le gambe, ma non farlo rischia di farci tremare la vita intera. E chissà, magari oggi è proprio il giorno giusto per buttare quel vecchio copione.

Frasi di Crepet sulle abitudini

  1. Bloccarsi per paura dei cambiamenti è trascorrere la vita in cantina.”
  2. Il mestiere mi ha insegnato che la cosa più difficile e improbabile è proprio cambiare. Eppure la ricerca della felicità non risiede nel conservare, ma nel coraggio di modificare il corso degli eventi.”
  3. Non aver paura di cambiare, è l’unica costante nella vita.”
  4. I cambiamenti sono necessari perché sono spinte. Includono dei sacrifici, dei rischi… il ‘copia e incolla’ è a basso rischio, ma è anche a bassissimo tasso di erotismo.”
  5. Smettetela di voler controllare tutto. Smettete di cercare la felicità nei manuali d’istruzioni. Siate creativi, folli, vivi.”
  6. Viviamo in un paese che ha paura di cambiare. Che preferisce restaurare anziché ricostruire. Che educa i giovani alla prudenza e non al sogno.”
  7. Meglio buttare via il vecchio copione che recitare per sempre una parte che non ci piace più.”

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