Roberto Vecchioni è uno di quei personaggi che sembrano usciti da un romanzo che non finirà mai: un po’ professore, un po’ poeta, un po’ filosofo da bar che però al bar ci va di rado, perché preferisce la compagnia delle parole. Ha scritto canzoni che profumano di vita, insegnato a generazioni di studenti e, soprattutto, ha imparato a usare la sua intelligenza senza sprecarla in discussioni che non servono a nulla.
Già, perché Vecchioni non è soltanto il cantautore colto: è anche l’uomo che ha capito una cosa semplice e geniale… che la maggior parte delle discussioni quotidiane è tempo buttato, e che il tempo buttato non glielo ridà nessuno.

Roberto Vecchioni: il Professore che osserva, pensa e – quando serve – tace
Roberto Vecchioni è famoso per la sua capacità di raccontare le emozioni con delicatezza e ironia. Ma nella vita di tutti i giorni è anche un uomo tremendamente concreto: uno che ha capito che la vera energia la si deve spendere per le passioni, non per rispondere a ogni provocazione del mondo moderno.
Nelle sue interviste e nei suoi libri (primo fra tutti Il libraio di Selinunte e poi i tanti saggi narrativi dove alterna filosofia e vita vissuta), ritorna spesso su un concetto: la parola è sacra, ma proprio per questo non va sprecata. E quando parla di discussioni inutili, si illumina di una saggezza molto poco zen e molto da uomo che ha visto tante cose: ci sono battaglie che non meritano nemmeno una fionda, figurarsi un cannone.
Le discussioni che ci fanno perdere tempo
Per Roberto Vecchioni, le discussioni inutili sono tutte quelle conversazioni che nascono già morte. Quelle che non cambieranno nessuno, né te né l’altro. Quelle che esistono solo per sfogare nervi, ego, noia, o desiderio di avere ragione anche quando non importa a nessuno, nemmeno a noi.
Sono le litigate sui social (la fiera dei fraintendimenti), le discussioni da cena in famiglia che partono da un’inezia (“chi ha spostato il telecomando?”) e finiscono in tribunale morale, e soprattutto quelle energie buttate a difendersi da commenti irrilevanti, punzecchiature o critiche fatte per sport. Vecchioni ne parla come di microtempeste dell’ego: rumorose, inutili, e che lasciano solo stanchezza.
Imparare a reagire
La frase di Roberto Vecchioni:
“Non vale la pena trascorrere il tempo discutendo su ogni cosa. Sto imparando a non reagire a tutto ciò che mi dà fastidio”
sembra semplice, quasi da scrivere su un post-it sul frigorifero. E invece dentro c’è una filosofia di vita completa. Lui non dice: “Non reagisco perché sono buono”. Dice: “Non reagisco perché la mia energia vale di più.” Non è resa. Non è sottomissione. È sopravvivenza emotiva. È intelligenza applicata alla vita pratica.
Vecchioni lo dice dopo anni passati a discutere quando era necessario – per lavoro, per passione, per difendere idee importanti – e dopo aver capito che la maggior parte delle discussioni, invece, appartiene alle non-cose. Quelle che non cambiano nulla, che consumano, che tirano giù. È un po’ come dire: “Ho solo un tot di benzina al giorno. Non la spreco per inseguire moscerini.”
Perché questa frase ci è utile
In un mondo dove tutto sembra un’occasione per litigare – in strada, online, al lavoro, persino tra amici – Roberto Vecchioni ci dà una lezione preziosa: non reagire a tutto non significa essere deboli, ma essere più forti. Perché solo chi è forte può dire: “Questo non merita il mio tempo.” “Non vale la pena.” “Ho di meglio da fare.”
Lasciare correre non è rinunciare. È scegliere. E scegliere richiede coraggio. Certo, ci vuole pratica: la prima volta che decidi di non rispondere a un commento stupido ti senti quasi colpevole, come se stessi tradendo te stesso. Ma poi scopri una cosa incredibile: il mondo non crolla. E tu hai risparmiato energie preziose per le conversazioni che contano davvero.
La lezione finale del Professore
La saggezza di Roberto Vecchioni arriva sempre leggera, mai moralistica. Ti fa sorridere anche quando ti sta dando una lezione di vita. Il suo messaggio è chiaro:
la vita è troppo breve per sprecarla in discussioni nate solo per riempire il vuoto. Meglio dedicarla alla musica, ai libri, alle persone che amiamo, a chi ci fa crescere, a chi ci parla per capire e non per vincere. In fondo, come direbbe lui, il tempo è l’unica vera ricchezza: se lo regali a chi non lo merita… non te lo restituisce nessuno.
Frasi di Roberto Vecchioni sul tempo
- “Ci dev’essere stata in loro la certezza assoluta di essere più del giorno che passa, oltre gli anni e di là dal tempo.”
- “Il destino è un fiume sotterraneo che scorre parallelo alla vita: ogni tanto emerge e allora ci sommerge e ci chiediamo ‘ma perché proprio a me?’: oh, sì, solo a te, perché quel fiume è il tuo, e c’era anche quando non lo vedevi.”
- “Le cose più grandi sfolgorano, non spandono luce tenue per anni.”
- “Non vale la pena trascorrere il tempo discutendo su ogni cosa. Sto imparando a non reagire a tutto ciò che mi dà fastidio.”
- “E tu, quanto tempo hai? Tu, quanto amore hai?”
- “Malinconia, puttana che mi fotti con il tempo e la distanza.”
- “Un giorno o l’altro mi rincontrerai… mi accadrà di sorridere come non speravo più e l’occhio azzurro avrà un momento uguale all’occhio blu.”
- “Il tempo è un paradosso: per sua natura è movimento, ma a volte sembra immobile.”
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