Frase
“Aristide, politico e generale ateniese, venne condannato ingiustamente all'esilio nonostante fosse soprannominato 'il giusto'. Un giorno vide uno che scriveva su un coccio il suo nome, chiedendone quindi l'esilio. Incuriosito, gli chiese perché lo facesse e perché lo ritenesse meritevole di una pena così grave. E questo gli rispose che non conosceva Aristide ma che non gli piaceva che si fosse dato tanto da fare per essere chiamato 'il giusto'. Anche il semplice sospetto di ambizione era sufficiente agli ateniesi per mandare in esilio chi poteva un domani diventare un tiranno.”
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“Se i Sinopi mi hanno condannato all'esilio, io li condanno a restare in patria!”
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