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“Durante i moti rivoluzionari del luglio 1830 in Francia, dopo tre giorni di tumulti, lo statista Talleyrand, a quel tempo ormai in età avanzata, se ne stava alla finestra della sua residenza parigina e ascoltava il suono delle campane che annunciava la fine dei disordini. Volgendosi a un suo assistente, disse: ‘Ah, le campane! Abbiamo vinto.’ ‘Noi chi, mon prince?’ chiese l’assistente. Facendogli un cenno con la mano, come a dire di non affannarsi, Talleyrand replicò: ‘Non una parola! Domani ti dirò chi siamo’.”
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Principe Talleyrand
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