Frase di Vasily Grossman


“Il destino aveva deciso che da contadino si facesse soldato, che dalle trincee passasse a difendere lo Stato maggiore, che dall’amministrazione passasse all’intendenza, dal lavoro all’apparato centrale della Sicurezza del Reich alla direzione dei lager, fino a diventare capo di un Sonderkommando in un campo di sterminio. Se si fosse trovato a rispondere di fronte al tribunale celeste, a propria discolpa avrebbe giustamente raccontato al giudice di come fosse stata la sorte a eleggerlo carnefice e responsabile dell’assassinio di cinquecentonovantamila persone. Perché che cosa poteva, lui, contro la volontà di forze possenti come una guerra mondiale, un poderoso movimento nazionalista, un partito implacabile e uno Stato coercitivo? Chi avrebbe potuto fare di testa propria?”
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libro (Vita e destino)
25/04/2008 alle 06:42 Valutazione mediaVota quiCuriosità 132
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- Dal libro: Vita e destino
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“La ferocia disumana dell’enorme lager si esprimeva in quella regolarità perfetta. Le izbe russe sono milioni, ma non possono essercene – e non ce ne sono – due perfettamente identiche.”
- Dal libro: Vita e destino
“Hitler dirà che anche questo lager è a fin di bene.”
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