Frase di Cesare Marchi


“Un pedante molto migliore della sua fama fu Basilio Puoti, letterato napoletano, che aprì a sue spese, nella sua città, una scuola gratuita. Ma più che per questa benemerenza, è ricordato per la sua intransigenza in fatto di purità della lingua, che ne ha fatto il prototipo dei pedanti. Si racconta che, mentre alcuni amici si lamentavano per le dure condizioni di vita della città sotto i Borboni, egli commentasse: ‘Credete a me, le cose vanno male a Napoli perché da noi non si conosce bene l'uso dei participi.’ Probabilmente è un aneddoto inventato, ma gli assomiglia parecchio. Un'altra volta un suo amico, per fargli uno scherzo, andò a bussare alla sua porta nel cuor della notte. Basilio si svegliò, si affacciò alla finestra e domandò che cosa volesse da lui, a quell'ora. ‘Vorrei che tu ti alzi’ gridò l'amico. ‘Disgraziato’ ribatté il Puoti, fuori di sé ‘devi dire che tu ti alzassi, che tu ti alzassi’. La violazione della sintassi l'aveva imbestialito più della violazione del sonno.”
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Frasi affini- La trovi in Aneddoti
Al re Luigi XVI, quando era ancora fanciullo, accadde di sbagliare il tempo di un verbo e suo fratello, il conte di Provenza, glielo fece notare, soggiungendo: "Un principe dovrebbe conoscere la propria lingua!". "Certo! - rispose il futuro sovrano - ma voi dovreste saper tenere a freno la vostra...".
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“François de Malherbe, letterato francese che consacrò la sua poesia all'ideale del purismo linguistico, negli ultimi istanti di vita, quando era già in agonia, ritrovò per un attimo la lucidità: con l'ultimo barlume di energia che gli restava, rimproverò un'infermiera per aver usato un francese poco corretto.”
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- Dal libro: Pensieri spettinati
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