Frase di Anonimo


Le dieci cose da non dire in un colloquio se intendete lavorare per Facebook
1. Siete preoccupati da MySpace?
(Questa domanda dimostra che siete rimasti un po' indietro e che non siete proprio aggiornati sulle notizie riguardanti “Chi deve aver paura di chi”).
2. Avete visto l’hyperlink che ho inserito sul mio curriculum? L’ho fatto tutto da solo.
(Essere dei provetti conoscitori di Microsoft Word non vi aiuterà a conquistare Facebook.
3. State pensando di far pagare per il vostro servizio?
(Niente di peggio per dimostrare che non avete capito nulla della strategia commerciale di Facebook).
4. Preferisco Twitter.
(Elogiare l’unico potenziale concorrente di Facebook non è una buona idea).
5. Mi scattate una foto con Mark?
(Malgrado sia famoso quasi quanto un star della cinema o della TV, Mark Zuckerberg è un imprenditore, non una soubrette).
6. Facebook arriva ad un milione di utenti?
(No comment).
7. Siete spaventati da Google?
(Mai mettere in dubbio la sicurezza che Facebook ha in se stesso e - soprattutto - la sua stabilità).
8. Sarete contenti del film The Social Network.
(Il film - prossimo all’uscita - non rappresenta Zuckerberg & Co come degli onesti e geniali filantropi e - pertanto - non è né amato né atteso dallo staff di Facebook. Meglio lasciar perdere l’argomento).
9. Non so programmare.
(La maggior parte delle assunzioni in Facebook riguarda ingegneri informatici o - comunque - programmatori d’esperienza).
10. Se avrò il lavoro, potrò vedere chi visita il mio profilo?
("Le faremo sapere...").
Commenti sulla frase
Frasi affini- La trovi in Adolescenza
“Facebook e MySpace minacciano la vita della comunità e portano gli adolescenti al suicidio. All'interno dei social network i ragazzi vivono l'amicizia in modo transitorio e spesso la quantità degli amici viene ritenuta più importante della loro qualità.”
- Dal libro: Quel pollo di Icaro
“Tutte le piattaforme offrono anche piccole applicazioni per Facebook, il social network ‘generalista’ più diffuso, che permettono all’utente di far comparire lo ‘scaffale’ dei libri posseduti o in lettura all’interno del proprio profilo su Facebook, e di condividere anche su Facebook recensioni o commenti sui libri letti.”
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