Frase di Bruce Chatwin


“In fondo alla cassetta teneva le cianfrusaglie superstiti di un’esistenza più lontana: la foto di nozze dei genitori; le medaglie del padre; la lettera del Re; un orsacchiotto di pezza; un martin pescatore di porcellana che era caro alla madre; la sua spilla di granati; la coppa vinta in una gara di nuoto (nel 1928 gli erano passati gli attacchi d’asma bronchiale); il posacenere d’argento «per i venticinque anni di fedele servizio» nella ditta. Nella metà superiore della cassetta, separate da un foglio di carta velina, teneva le cose «africane» – oggetti senza valore, ciascuno ricordo di un incontro memorabile: una scultura zulù comprata sui Drakensbergs da un vecchio triste; un serpente di ferro del Dahomey; una stampa del Cavallo del Profeta o una lettera di un ragazzo del Burundi che lo ringraziava per avergli regalato un pallone. Ogni volta che tornava, portava un oggetto nuovo e ne buttava via uno vecchio che aveva perso significato.”
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Citazioni e aforismi
libro (Le Vie dei Canti)
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Commenti sulla frase
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“Preservare le tradizioni è diventato un simpatico hobby, come il collezionismo di francobolli.”
“Nel momento in cui uccidi e incornici quello che catturi, questo ha perso la vera cosa che lo rendeva degno di essere posseduto. Io percepivo questo solo come un vado senso di sconcerto all’età di dieci anni; solo più tardi nella vita ho capito che era una metafora per gran parte di quello che succede nella vita.”
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