Frasi sui registi

“Sul set mi sento a mio agio. Ci deambulo da più di 20 anni. Mi diverto a scherzare con i miei collaboratori, giochiamo spesso e questo rende più piacevole il lavoro. Non sono un dispotico urlatore e lavoro a stretto contatto con tutti, forse perché avendo fatto l'aiuto regista per tanti anni non riesco a smettere di controllare tutto, in tutti...” (continua)(continua a leggere)
Andrea Manni

“Dovevo andarmene da Hollywood e tornare a fare film che esprimessero in modo più realistico la vita dei coreani.”
Im Kwon-taek

“Faccio il regista da cinquant'anni e non è possibile inserire i miei film in pochi generi.”
Im Kwon-taek

“Il mestiere del regista non è solo sul set, quella è solo una parte. C’è la preparazione che è una cosa enorme. Scegli i collaboratori e gli attori, poi la parte del montaggio.”
Antonio Manetti

“Troppa troupe ci dà fastidio.”
Marco Manetti

“Se scelgo io gli attori c’è il rischio che penso che siano tanto adatti per il ruolo da non accorgermi magari che non recitano troppo bene.”
Marco Manetti

“[ parlando di 'Cavie'] Sarebbe meglio avere tre mesi, 150 milioni di dollari, dei consulenti che ti risolvono mille piccoli problemi. Avevamo tre giorni, zero lire e dovevamo far recitare dodici attori per forza.”
Marco Manetti

“Dopo aver girato molti film Hollywood mi ha dato una possibilità ed io ho fatto ciò che ho potuto.”
Alejandro Agresti

“Un produttore indipendente all'interno della Warner è Clint Eastwood, un uomo con cui sono fortunato di potermi relazionare.”
Alejandro Agresti

Ritengo che in Italia vi siano molti registi di talento, anche molto giovani. L’industria dovrebbe aprirsi anche a loro, senza ritenere (implicitamente), che esista un’età prima della quale “fare il regista è impossibile”.
Matteo Rovere