Shah in Shah

Titolo: Shah in Shah
Titolo originale: Szachinszach
Autore:Ryszard Kapuscinski
Anno di prima pubblicazione: 1982
Titolo originale: Szachinszach
Autore:Ryszard Kapuscinski
Anno di prima pubblicazione: 1982

Frasi di “Shah in Shah” 17 citazioni
- La trovi in Guerra e Pace
“È sempre il potere a provocare la rivoluzione. Non certo di proposito. Tuttavia il suo stile di vita e di governo finisce per diventare una vera e propria provocazione. Ciò avviene quando tra i personaggi dell’élite si instaurano il senso dell’impunità e la convinzione di poter fare qualunque cosa, di potersi permettere tutto. È un’illusione,...” (continua)(continua a leggere)
“L’Oriente è l’Oriente e l’Occidente l’Occidente: due mondi che mai s’incontreranno. Mai s’incontreranno e mai si capiranno: l’Asia rigetterà sempre ogni trapianto europeo come un corpo estraneo e niente potrà cambiare le cose, per quanto gli europei si scandalizzino. In Europa ogni nuova epoca è diversa, la nuova scalza la vecchia, la terra si...” (continua)(continua a leggere)
“Chi occupa una carica e non ruba si fa il vuoto intorno, viene sospettato di essere una spia mandata a scoprire quanto rubino gli altri, per poi riferirlo al nemico, avido di informazioni del genere. Gente come quella guasta la festa e viene fatta fuori alla prima occasione. È il mondo alla rovescia, il capovolgimento dei valori.”
- La trovi in Guerra e Pace
“I libri sulle rivoluzioni iniziano di solito con un capitolo dedicato alla corruzione del potere in declino, alla miseria e alle sofferenze del popolo. Dovrebbero invece cominciare con un capitolo di analisi psicologica dove si spieghi il processo per cui un uomooppresso e in preda al terrore vince improvvisamente i propri timori e smette di...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Guerra e Pace
“Una rivoluzione è invariabilmente lo scontro fra due forze: la struttura e il movimento. Il movimento attacca la struttura cercando di distruggerla; la struttura si difende, cercando di annientare il movimento. Le due forze, ugualmente potenti, hanno caratteristiche diverse. Quelle del movimento sono la spontaneità, la capacitàdinamica ed...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Guerra e Pace
“Eccoci al momento più importante. È quello che decide le sorti future del paese, dello scià e della rivoluzione: arriva quando il poliziotto di servizio si avvicina alla folla e, alzando la voce, intima a un uomo in prima fila di tornarsene a casa. Il poliziotto e l’uomo tra la folla sono due persone qualunque, eppure il loro incontro assume...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Guerra e Pace
“Si sbaglia pensando che le nazionivittime della storia (e sono la maggioranza) tengano sempre presente la possibilità della rivoluzione, vedendovi la soluzione più semplice. Le rivoluzioni sono un dramma, e l’uomo tende istintivamente a evitare le situazioni drammatiche; tant’è vero che, anche quando vi si trova dentro, cerca a tutti i costi...” (continua)(continua a leggere)
“Eravamo tutti colpevoli.”
“Qual è la cosa più difficile per chi vive a palazzo? Immaginare una vita diversa. Per esempio la propria vita fuori del palazzo. L’essereumano fa molta fatica a figurarsi una situazione del genere. Di solito prima o poi trova sempre qualcuno disposto a dargli una mano: peccato che talvolta ciò comporti la morte di molte persone. Eccoci al...” (continua)(continua a leggere)
“Possedere significa sbandierarlo ai quattro venti, chiamare gente a raccolta perché veda e ammiri fino a farsi uscire gli occhi dalla testa. E infatti, sotto gli occhi di una folla sempre più ostile, la nuova classe ostenta una dolce vita iraniana di una sfrenatezza, di un’avidità e di un cinismo senza limiti, che finiranno per provocare un...” (continua)(continua a leggere)
“Un popolo oppresso da un despota e ridotto al ruolo di oggetto cerca un rifugio, un luogo dove nascondersi, barricarsi, essere se stesso. È l’unico modo per mantenere la propria identità e perfino la propria normalità. Non potendo emigrare nello spazio, il popolo intraprende una migrazione nel tempo e fa ritorno a un passato che, paragonato ai...” (continua)(continua a leggere)
“Che armi ha, il più debole, per contrapporsi? In un mondo sovraffollato e aggressivo come il nostro, il debole è costretto a isolarsi, a prendere le distanze: per difendersi e sopravvivere non ha altra scelta che quella di barricarsi. La gente ha paura di essere inglobata, spogliata, ridotta ad assumere lo stesso passo, le stesse facce, lo...” (continua)(continua a leggere)
“Occorre distinguere la rivoluzione dalla rivolta, dal colpo di stato e dal rovescio di palazzo. Colpo di stato e rovescio di palazzo si possono programmare, la rivoluzione mai. L’ora dello scoppio coglie tutti di sorpresa, perfino coloro che aspirano alla rivoluzione restano stupiti davanti a quella forzanaturale che all’improvviso si scatena,...” (continua)(continua a leggere)
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