Frasi Celebri “Gianrico Carofiglio ”
In archivio 76 frasi celebri, aforismi e citazioni su “Gianrico Carofiglio ”Puoi filtrare per:
- Citazioni (48)
- Estratto (28)
- Gianrico Carofiglio (76)
- parole (6)
- scelte (4)
- tempo (4)
- verità (4)
- domande (3)
- linguaggio (3)
- paura (3)
- personalità (3)
- sofferenza (3)
- adulti (2)
- cambiare (2)
- comprendere (2)
- conoscenza (2)
- convinzioni (2)
- desideri (2)
- felicità (2)
- giovani (2)
- incapacità (2)
- infatuazione (2)
- interpretazione (2)
- Vedi tutti+
“Se si convive a lungo con la sofferenza, alla fine essa diventa in qualche modo parte di noi. Quando cominciamo a stare meglio, quando cominciamo a staccarci dalla sofferenza, viviamo degli stati d'animo contraddittori.”
“Se una cosa importante hai bisogno che ti venga spiegata, probabilmente non la capirai mai.”
“Tutti in qualche misura si preoccupano del giudizio altrui, tutti cercano approvazione. Questo è normale. Il problema sorge quando la ricerca di approvazione diventa forma di dipendenza. E lo stadio successivo è quello della paranoia.”
“Spesso cerchiamo di giustificare i nostri comportamenti attribuendo le colpe ad altri o alla nostra natura, o al modo in cui vanno - andrebbero - inevitabilmente le cose della vita; affermiamo l'ineluttabilità di certe scelte o di certi comportamenti.”
“Spesso certi comportamenti, e i mille modi in cui li giustifichiamo, sono solo sintomo di mediocrità morale.”
“Esperienza è quando impari qualcosa, quando sei presente in una situazione e questa situazione ti lascia una traccia, un segno.”
“Molti vogliono solo farti la lezione o la morale. Sfogano su di te il loro bisogno di sentirsi migliori.”
“Saltare alle conclusioni è come mettersi dei paraocchi che ti impediscono – letteralmente ti impediscono – di vedere tutto quello che contrasta con quelle conclusioni e che invece potrebbe essere decisivo.”
“La verità è difficile da sopportare, ed è per pochi.”
“Paura e desiderio insieme sono pericolosi.”
“La gente manipola e viene manipolata, imbroglia e viene imbrogliata in continuazione, senza rendersene conto. Fanno del male e ne ricevono senza rendersene conto. Rifiutano di rendersene conto perché non potrebbero sopportarlo.”
- Dal libro: La misura del tempo
“Qualcuno ha scritto che bisognerebbe essere capaci di morire giovani. Non nel senso di morire davvero. Nel senso di smettere di fare quello che fai quando ti accorgi di avere esaurito la voglia di farlo, o le forze; o quando ti accorgi di avere raggiunto i confini del tuo talento, se ne possiedi uno. Tutto ciò che viene dopo quel confine è...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: La misura del tempo
- Dal libro: La misura del tempo
- Dal libro: La misura del tempo
“Il tempo è molto piú esteso per i giovani perché sperimentano in continuazione cose nuove. La loro vita è piena di prime volte, di improvvise consapevolezze.”
- Dal libro: La misura del tempo
“Ogni separazione ci fa pregustare la morte, e ogni rivederci ci fa pregustare la resurrezione. Perciò le stesse persone, che erano state indifferenti l’una all’altra, si rallegrano tanto, quando, dopo venti o trent’anni, si incontrano di nuovo.”
- Dal libro: Ad occhi chiusi
“Chi è cedevole supera le prove; chi è duro, rigido, prima o poi viene sconfitto, e spezzato.”
- Dal libro: Ad occhi chiusi
- Dal libro: Ad occhi chiusi
- Dal libro: Ad occhi chiusi
“Ovviamente bisogna intendersi su cosa significhi cedevolezza. Significa resistere fino ad un certo punto, e poi sapere esattamente in quale momento cedere, e sviare la forza dell’avversario, che alla fine si ritorce contro di lui. Il segreto dovrebbe essere nel saper trovare il punto di equilibrio fra resistenza e cedevolezza; cedevolezza e...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Ad occhi chiusi
“Non c'è nessuno che smetta di fumare.
Si sospende, al massimo. Per giorni. O per mesi; o per anni. Ma nessuno smette. La sigaretta è sempre lì, in agguato. Qualche volta salta fuori nel bel mezzo di un sogno, magari cinque, o dieci anni dopo aver «smesso».
Allora senti il contatto delle dita sulla carta; senti il leggero, sordo, rassicurante...” (continua)(continua a leggere) - Dal libro: Ad occhi chiusi
“Secondo me le superstizioni sui fantasmi vengono proprio da esperienze di questo genere. Sei così abituato alla presenze di qualcuno che quando questo qualcuno se ne va ti capita di continuare a sentire il suo passo, il suo modo di bussare, qualsiasi cosa. È così che se hai voglia, o bisogno, di credere, ti convinci che esistono i fantasmi.”
“C’era la chitarra. Avevo imparato gli accordi di base a dodici anni, da una brava professoressa di musica delle scuole medie e poi ero andato avanti per conto mio, con Il grande libro degli accordi, comprato con un mese di risparmi. Mi piaceva cantare ed ero intonato – anche se a casa vi erano opinioni contrastanti sul punto, e talvolta mio...” (continua)(continua a leggere)
“I luoghi comuni spesso dicono la verità. In modo grossolano, ma la dicono.”
“Chissà cosa succede poi, dopo aver parlato. Dopo l’ultima pagina, quando il romanzo finisce.”
“Non si può accendere un fuoco senza una scintilla.”
“Senza linguaggio non esiste conoscenza. ”
“È come stare in un acquario, o in una bolla, per l’assenza del sonoro ma anche per una straniata languidezza dei movimenti.”
“Le questioni fondamentali della politica non sono la libertà, la giustizia, l’uguaglianza. Si tratta di temi importanti ma, in qualche misura, derivati. La questione fondamentale è la scelta, cioè chi sceglie cosa, per chi e in base a quali criteri.”
- La trovi in Errori e sbagli
“Per capire che una risposta è sbagliata non occorre una intelligenza eccezionale, ma per capire che è sbagliata una domanda ci vuole una mente creativa.”
“Mi ha sempre affascinato l’idea che le parole – cariche di significato e dunque di forza – nascondano in sé un potere diverso e superiore rispetto a quello di comunicare, trasmettere messaggi, raccontare storie. L’idea, cioè, che abbiano il potere di produrre trasformazioni, che possano essere, letteralmente, lo strumento per cambiare il mondo.”
“La cosiddetta realtà oggettiva appare diversa a seconda dei singoli individui che la percepiscono, la interpretano e poi la raccontano.”
“Ipazia fu matematica, astronoma e filosofa, pagana, esponente del neoplatonismo. Fu stuprata e massacrata da una folla di monaci cristiani a causa della pericolosità del suo insegnamento, della sua rivendicazione della libertà di religione e di pensiero. Ma soprattutto perché donna.”
“Non è una buona idea tornare sui propri passi.”
“È privilegio della prima gioventù vivere d’anticipo sul tempo a venire, in un flusso ininterrotto di belle speranze che non conosce soste o attimi di riflessione.”
- ‹‹ indietro
- 1
- 2
- 3
- 4
- avanti ››