Tutte le frasi di Mauro Corona
- Dal libro: Le voci del bosco
“Viaggiò col cuore in gola accanto a un passeggeroinsolito: l’emozione sconosciuta del ritorno.”
“Dalla vetta non si va in nessun posto, si può solo scendere.”
“Indietro si può tornare evitando prima di andare avanti.”
“Non è necessario conoscere gli altri, ma non si vive senza provare a capire se stessi.”
“Le assenze lasciano segni, solchi che nessuna aggiunta può colmare.”
“Non ci va nessuno in un posto in cui vivere è quasi impossibile.”
- Dal libro: Storia di Neve
“Nessuno muore del tutto, resta qualcosa di vivo che sta vicino a noi per farci compagnia.”
“Un albero appena nato sale dritto se gli piantiamo un palo vicino che lo tenga in linea. Allora s’appoggia e viene bene. Se invece cresce senza guida può storcersi e non si drizza più con niente.”
- Dal libro: Le voci del bosco
- Dal libro: Storia di Neve
“La malinconia si tira dietro la disperazione ché loro sono amiche, e tutte e due insieme mettono le mani a imbuto sulla bocca e chiamano a piena voce le malattie.”
“Le case abbandonate sono come gli uomini. Alcuni tengono duro, altri crollano.”
- Dal libro: Le voci del bosco
“Non si può vivere senza comunicare con gli altri, tenendosi tutto dentro, sepolti in una torre d’avorio protettiva e inavvicinabile.”
- La trovi in Politica
“Dovremmo scegliere i nostri governanti guardando le loro biblioteche.”
- Dal libro: Questione di spazio
“Quella gente non si contentava di un capo o due, ne voleva dieci, venti e quanti più poteva. Andavano a caccia per mangiare, sostenere la famiglia, vendere la selvaggina. Insomma, sparavano per campare, ma anche per riscattarsi dai loro fallimenti.”
“Nella vita di ognuno c’è un animale che gli corrisponde e lo accompagna, come ognuno ha un albero che gli somiglia e gli sta simpatico.”
- Dal libro: Aspro e dolce
“Il successo non viene mai perdonato, viene chiamato fortuna da chi ne è privo.”
- Dal libro: Il canto delle manére
“Le radici non le tagli. Sono elastici con un capo legato al campanile e l’altro intorno la nostra vita. Più ti slontani più gli elastici si tira, finché diventa fini come corde di violino. Ma non si rompe. Quando è tirati al massimo passa il vento della memoria, e questi elastici manda suoni di ricordi. ”
- Dal libro: Le voci del bosco
- Dal libro: Il canto delle manére
“Nella difficile arte di stare al mondo si dovrebbe scrivere la vita con leggerezza, scivolare, sorvolare, dimenticare, ripartire ogni mattina da quello che resta. In una parola: fregarsene.”
“L’uomo sarà l’unicoessere vivente ad autoestinguersi per imbecillità.”
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