“Il medico vede l'uomo in tutta la sua debolezza, l'avvocato in tutta la sua cattiveria, il teologo in tutta la sua stupidità.”
Parerga e Paralipomena

Titolo: Parerga e Paralipomena
Titolo originale: Parerga und Paralipomena
Autore: Arthur Schopenhauer
Anno di prima pubblicazione: 1851
Titolo originale: Parerga und Paralipomena
Autore: Arthur Schopenhauer
Anno di prima pubblicazione: 1851

Frasi di “Parerga e Paralipomena” 64 citazioni
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“Fra uomini esiste, per natura, soltanto indifferenza; ma fra donne, già per natura, vi è inimicizia.”
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“L'intelletto non è una grandezza estensiva bensì intensiva: perciò un solo individuo può tranquillamente opporsi a diecimila, e un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente.”
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“Se si vuole valutare la situazione dell'uomo per quanto riguarda la felicità, non si dovrà cercare ciò che gli dà piacere, ma ciò che lo conturba: quanto più irrilevante è infatti quest'ultimo elemento, preso in sé stesso, tanto più felice è l'uomo. Uno stato di benessere è ciò che rende sensibili alle piccolezze, che per contro non sono affatto...” (continua) (continua a leggere)
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“Che la donna, per natura, sia stata destinata all'obbedire, si può riconoscere dal fatto che ogni donna, che venga messa nella posizione per lei innaturale di completa indipendenza subito si unisce a un uomo, dal quale si lascia guidare e dominare, perché ha bisogno di un padrone. Se è giovane sarà un amante; se è vecchia, un confessore.”
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“Durante la lettura, veramente la nostra testa non è che l'arena di pensieri altrui. Quando questi se ne vanno, che cosa rimane? Questa è la ragione perché colui che legge molto e quasi tutto il giorno, e negli intervalli si riposa passando il tempo senza pensare, a poco a poco perde la capacità di pensare da sé.”
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“Succede alle volte che parlando ci facciamo sfuggire quanto potrebbe, in qualche modo, riuscirci pericoloso; ma la nostra reticenza non ci abbandona, quando si tratta di cose che possano farci apparire ridicoli; poiché, in simili casi, l'effetto segue immediatamente la causa.”
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“Le religioni − sono loro stesse ad affermarlo − non si interessano della convinzione, ma della fede, e non fanno uso di argomenti, ma di rivelazioni. Ora, gli anni dell'infanzia sono quelli in cui è maggiore la disponibilità a credere; perciò si mira, anzitutto, a impadronirsi di quella tenera età. È in tal modo, assai più ancora che mediante...” (continua) (continua a leggere)
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“Contro una tale veduta del mondo in quanto opera riuscita di un essere onnisciente, infinitamente buono e per di più onnipotente, grida da un lato troppo forte la miseria di cui il mondo è pieno, e dall'altro l'evidente imperfezione, anzi buffonesca deformità, della più perfetta delle sue apparenze, quella umana. Qui è un'irrimediabile dissonanza.”
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“Se i greci realmente non davano alle donne il permesso di assistere agli spettacoli teatrali, fecero bene, almeno nei loro teatri si sarà potuto sentire qualche cosa.”
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“Per avere pensieri originali, straordinari, forse immortali, è sufficiente estraniarsi dal mondo e dalle cose per certi momenti in modo cosi totale che gli oggetti e i processi più ordinari appaiano assolutamente nuovi e ignoti, sicché in tal modo si dischiuda la loro vera essenza. Quel che si richiede qui non è qualcosa di difficile; ma non è...” (continua) (continua a leggere)
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